La Roma di James Pallotta scommette in campo su Luis Enrique e il modello Barcellona. Ma le strategie di sviluppo industriale fanno leva sul rilancio del brand e sullo stadio di proprietà. E la società giallorossa ha mosso proprio in questi giorni i primi passi ufficiali per realizzarle. Da un lato è stato conferito il mandato per scovare i terreni su cui edificare il nuovo Olimpico; dall'altro si sta provvedendo a siglare un accordo innovativo con la Disney.
Il nuovo Olimpico. La Roma ha scelto Cushman & Wakefield LLP (società di servizi per il mercato degli immobili commerciali, dal 2007 proprietà per il 70% della Exor, la holding della famiglia Agnelli che detiene a sua volta la maggioranza della Juventus) come advisor esclusivo per l'individuazione di un'area, sul territorio comunale di Roma, dove insediare il nuovo stadio. "L'advisor – si legge in una nota pubblicata sul sito internet – ha già attivato il processo di selezione delle opportunità presenti sul territorio cui seguirà una attenta analisi tecnica, che permetterà di arrivare ad una scelta definitiva entro giugno 2012».
L'accordo con Disney. E' in dirittura d'arrivo poi l'intesa con il gigante dell'intrattenimento made in Usa, produttrice di kolossal, cartoni animati, fumetti, oltre che patron dei celebri parchi di divertimenti sparsi in tutto il globo. I dettagli dell'operazione sono ancora da definire, ma potrebbe essere un'occasione unica per la Roma per esportare oltreoceano il proprio brand e rafforzare il merchandising. Per chiudere l'accordo si è mosso il direttore generale della Roma Franco Baldini, volato negli Stati Uniti, per affiancare Mark Pannes, amministratore delegato della Roma.