Proseguono i problemi in Russia per la costruzione degli stadi in vista del Mondiale del 2018. Già qualche mese fa ben sette impianti erano finiti sotto inchiesta per una previsione di spesa che eccedeva di circa 55 milioni di euro il budget previsto per costruzione e ammodernamento, adesso si cerca di far fronte ad ulteriori richieste di nuovi finanziamenti e di revisione dei progetti, con la Fifa costretta ad intervenire per evitare nuove speculazioni. Dopo lo scandalo legato alla compagnia FSUE e agli appalti vinti per cinque dei sette nuovi stadi, dunque, la questione stadi in Russia si arricchisce di un nuovo capitolo, con gli impianti di Rostov e Kaliningrad ad essere finiti nell’occhio del ciclone.
Rostov e Kaliningrad le grane principali. A lanciare il campanello d’allarme sui progetti per i due nuovi impianti è il vice premier Igor Shuvalov, secondo cui quelli di Rostov e Kaliningrad rappresenterebbero gli stadi più problematici tra tutti quelli in costruzione: “Gli stadi che stanno causando maggiori problemi sono quelli di Rostov e Kaliningrad – ha ammesso Shuvalov -. A Kaliningrad i problemi non ruotano soltanto intorno al budget, ma anche sul fatto che l’investimento sia giustificato o meno”. Vitaly Mutko, ministro dello sport russo, ha in agenda una visita di controllo al sito per decidere se appoggiare il piano per la costruzione dello stadio come richiesto dal governatore della regione o se proporre un nuovo progetto.
Luzhniki Arena, capienza ridotta sotto i 90mila. Altro problema, sul quale è dovuta intervenire la Fifa, è quello legato alla capienza degli stadi. Per evitare di eccedere ulteriormente nelle spese, si è cercato di contenere il numero di posti a sedere per i nuovi impianti. Già nelle scorse settimane il governo russo e la Fifa avevano raggiunto un accordo sulla ristrutturazione della Luzhniki Arena di Mosca, stadio che ospiterà la finale del Mondiale 2018. Dagli attuali 78mila posti a sedere si passera a 81mila entro aprile 2017, ma l’obiettivo della Fifa era quello di arrivare almeno a 90mila. Da Mosca hanno fatto sapere di non poter aumentare la capienza fino a quella cifra per non sforare il budget da 1,5 milioni di euro previsto per la ristrutturazione.
Nizhniy Novogorod e uno stadio da 625 milioni. Le ipotesi su una riduzione della capienza si sono riproposte anche per il nuovo stadio di Nizhniy Novogorod. Il ministro dello sport Vitaly Mutko ha dichiarato che il contratto per la costruzione dello stadio sarà firmato tra martedì e mercoledì con un anticipo sul 50% dei pagamenti (294,5 milioni per il solo impianto). Anche qui, però, è stato chiesto alla Fifa di poter diminuire i posti a sedere. Jerome Valcke, segretario generale della Fifa, ha fatto sapere di non poter più accettare ulteriori riduzioni dopo aver dato l’ok per il Luzhniki e altri due stadi, la cui capienza massima è passata da 45mila a 35mila spettatori. Lo stadio di Nizhniy Novogorod sarà completato nel 2017 e oltre allo stadio verrano investiti altri 207 milioni per infrastrutture e collegamenti. La spesa complessiva è stimata in 625 milioni di euro.