Football Money League 2015: Il record del Real Madrid e la scalata delle inglesi

Un’altra Decima per il Real Madrid, poi uno strapotere inglese su tutta la linea. L’edizione 2015 della Football Money League pubblicata da Deloitte vede la progressiva avanzata delle squadre partecipanti alla Premier League, con ampi margini di miglioramento per il prossimo anno: cinque squadre in top ten e otto nella graduatoria complessiva, per ricavi complessivi pari a due miliardi e mezzi di euro. In tutto questo, però, in cima c’è sempre il Real Madrid, per la decima volta da quando Deloitte stila la “classifica” europea per ricavi. Un’annata da record che si riflette anche sui risultati economici del club, mai così positivi nella sua storia.

549,5 milioni di euro. A tanto ammontano i ricavi del Real Madrid al termine della stagione 2013/14, quella che ha visto le merengues guidate da Carlo Ancelotti trionfare in Champions League e Copa del Rey. Si tratta, neanche a dirlo, del miglior risultato della storia per il club madrileno, da dieci anni consecutivi in cima alla lista dei club europei con i maggiori ricavi. Il record precedente, segnato nell’edizione precedenza della Deloitte Football League, era di 519 milioni, cifra che resiste ancora come secondo miglior risultato di sempre. Il Manchester United, secondo dietro al Real, si ferma infatti nel 2014 a 518 milioni.

Per i Red Devils, resta comunque un risultato da record. Ottantaquattro milioni di ricavi in più rispetto al 2013 e ritorno sul podio dopo la momentanea assenza dell’edizione precedente, prima volta in cui lo United è finito fuori dalla top three. Si conferma terzo il Bayern Monaco, la cui crescita continua soprattutto sul piano dei ricavi commerciali: escluso il caso del Paris Saint-Germain, che tra i ricavi commerciali include anche l’accordo con la Qatar Tourism Authority, il club bavarese è quello che ottiene più di tutte in Europa da questo ramo, soprattutto in proporzione ai ricavi complessivi. Dei 487.5 milioni di ricavi, il 60% sono commerciali. Termina fuori dal podio il Barcellona con 484,6 milioni d ricavi, di poco superiore ai risultati dei due anni precedenti.

Il Paris Saint-Germain, quinto con 474,2 milioni di ricavi (327,7 dei quali provenienti dal settore commerciale) è l’unica squadra francese in top ten. Dopodiché, la graduatoria inizia a parlare inglese. Secondo club d’Oltremanica dopo il Manchester United sono i cugini del City, con 414,4 milioni di ricavi (98 milioni in più rispetto all’anno precedente) e col maggiore balzo in avanti tra tutte le squadre passate in rassegna. Come la maggior parte dei club inglesi, l’exploit è legato ai maggiori ricavi dalla cessione dei diritti televisivi. I “broadcasting rights revenues” ammontano a 159,3 milioni, il 51% in più rispetto al 2013. Un aumento cuce da solo rappresenta quasi il 60% della crescita avuta in questo ultimo anno. Segue il Chelsea, che dopo un 2013 in discesa ritorna in auge con un altro risultato da record. 388 milioni di ricavi per i Blues, grazie al cammino in Champions League e al terzo posto in Premier League, con conseguente aumento degli introiti dalla ripartizione dei proventi televisivi. Arsenal (359,3 milioni) e Liverpool (305,9 milioni) sono le ultime inglesi di una top ten chiusa dalla Juventus a quota 279,4 milioni.

  • agostino ghiglione |

    A Daniele.
    Mi stupisco come un lettore di questo blog che non a caso è una emanazione delle informazioni che transitano sul Sole24ore continui a dire che lo stadio della Juventus è costato 100 mio quando tutti sanno che è costato circa 150 mio.Equivalenti a circa 4.000 Euro/posto.Se poi lo hanno costruito piccolo perchè hanno un maxi rimborso annuo dai diritti TV (90 mio/anno) bisogna prendersela con chi all’epoca ha varato la legge sulla ripartizione dei diritti Tv basata su numero tifosi,bacini di utenza etc dimenticandosi che il campionato si gioca con 20 squadre e quindi che tutte dovrebbero dividersi almeno il 50% dei diritti Tv (quindi 50 mio/club)poi dovrebbe esserci una ripartizione sui piazzamenti conseguiti nei campionati e via di seguito.Insomma come la Premier League che però manda in diretta solo il 45% delle partite e non il 100%,come da noi.Quindi che la classifica Deloitte premi i club inglesi non mi stupisce.E’ la logica conseguenza delle scelte fatte.

  • agostino ghiglione |

    A Daniele.
    Mi stupisco come un lettore di questo blog che non a caso è una emanazione delle informazioni che transitano sul Sole24ore continui a dire che lo stadio della Juventus è costato 100 mio quando tutti sanno che è costato circa 150 mio.Equivalenti a circa 4.000 Euro/posto.Se poi lo hanno costruito piccolo perchè hanno un maxi rimborso annuo dai diritti TV (90 mio/anno) bisogna prendersela con chi all’epoca ha varato la legge sulla ripartizione dei diritti Tv basata su numero tifosi,bacini di utenza etc dimenticandosi che il campionato si gioca con 20 squadre e quindi che tutte dovrebbero dividersi almeno il 50% dei diritti Tv (quindi 50 mio/club)poi dovrebbe esserci una ripartizione sui piazzamenti conseguiti nei campionati e via di seguito.Insomma come la Premier League che però manda in diretta solo il 45% delle partite e non il 100%,come da noi.Quindi che la classifica Deloitte premi i club inglesi non mi stupisce.E’ la logica conseguenza delle scelte fatte.

  • agostino ghiglione |

    A Daniele.
    Mi stupisco come un lettore di questo blog che non a caso è una emanazione delle informazioni che transitano sul Sole24ore continui a dire che lo stadio della Juventus è costato 100 mio quando tutti sanno che è costato circa 150 mio.Equivalenti a circa 4.000 Euro/posto.Se poi lo hanno costruito piccolo perchè hanno un maxi rimborso annuo dai diritti TV (90 mio/anno) bisogna prendersela con chi all’epoca ha varato la legge sulla ripartizione dei diritti Tv basata su numero tifosi,bacini di utenza etc dimenticandosi che il campionato si gioca con 20 squadre e quindi che tutte dovrebbero dividersi almeno il 50% dei diritti Tv (quindi 50 mio/club)poi dovrebbe esserci una ripartizione sui piazzamenti conseguiti nei campionati e via di seguito.Insomma come la Premier League che però manda in diretta solo il 45% delle partite e non il 100%,come da noi.Quindi che la classifica Deloitte premi i club inglesi non mi stupisce.E’ la logica conseguenza delle scelte fatte.

  • agostino ghiglione |

    A Daniele.
    Mi stupisco come un lettore di questo blog che non a caso è una emanazione delle informazioni che transitano sul Sole24ore continui a dire che lo stadio della Juventus è costato 100 mio quando tutti sanno che è costato circa 150 mio.Equivalenti a circa 4.000 Euro/posto.Se poi lo hanno costruito piccolo perchè hanno un maxi rimborso annuo dai diritti TV (90 mio/anno) bisogna prendersela con chi all’epoca ha varato la legge sulla ripartizione dei diritti Tv basata su numero tifosi,bacini di utenza etc dimenticandosi che il campionato si gioca con 20 squadre e quindi che tutte dovrebbero dividersi almeno il 50% dei diritti Tv (quindi 50 mio/club)poi dovrebbe esserci una ripartizione sui piazzamenti conseguiti nei campionati e via di seguito.Insomma come la Premier League che però manda in diretta solo il 45% delle partite e non il 100%,come da noi.Quindi che la classifica Deloitte premi i club inglesi non mi stupisce.E’ la logica conseguenza delle scelte fatte.

  • Daniele |

    la deloitte certifica (e sbigiarda tutto il giornlistume italico che in qyuesti anni ha racocntato una realtà virtuale sul nuovo stadio della Juventus)lo straordinario fallimento progettuale dello Jstadiu, straordinario perchè p fuori dall’ordinario che un club come la Juventus in una città di 900 mila abitanti investa circa 100 milioni di euro per costruire uno stadio con la falsa pretesa di concorrore poi con i maggiori club internazionali

  Post Precedente
Post Successivo