Alla luce delle inchieste sulla corruzione nella Fifa, la procedura per l’assegnazione dei Mondiali di calcio del 2026 verrà rinviata. È quanto annunciato da Jerome Valcke, segretario generale della Fifa, nel corso di una conferenza stampa a Samara, in Russia, dove ha partecipato ad una riunione relativa alla preparazione del prossimo Mondiale, quello che si disputerà nel 2018. La votazione per la sede del Mondiale 2026 avrebbe dovuto tenersi a Kuala Lumpur nel 2017. In attesa della conclusione delle indagini sui Mondiali del 2018 e 2022 in Russia e Qatar, e sulle edizioni precedenti, che hanno travolto i vertici della Fifa fino alle dimissioni di Joseph Blatter, ha spiegato Valcke «credo sia assurdo, per ora, far partire la procedura di assegnazione dei mondiali. Perciò sarà tutto rinviato». Lo stesso Valcke peraltro risulta essere indagato per un trasferimento illecito di denaro legato all’assegnazione del Mondiale 2010 in Sudafrica. Il numero due della Fifa avrebbe dato il via libera al trasferimento di una tangente da dieci milioni di dollari sul conto di Jack Warner, ex presidente della Concacaf. «Non capisco dove sia il problema e perché sono stato fatto oggetto di questa vicenda – ha dichiarato a tal proposito Valcke – non si tratta di soldi della Fifa». L’assegnazione del Mondiale del 2026 vede in prima linea tra i paesi interessati gli Stati Uniti, intenzionati a puntare forte su questa edizione dopo aver rinunciato a quello del 2018 ed essersi visti sorpassati, “a sorpresa”, dal Qatar per il 2022. Per i criteri geopolitici della Fifa, l’organizzazione del Mondiale 2026 dovrebbe essere interdetta a Cina e India, altre due potenze in espansione in ambito calcistico, alla ricerca di una ribalta di livello internazionale, essendo stato assegnato il Mondiale precedente ad un Paese asiatico. Stessa motivazione per cui non possono concorrere le europee, in quanto una confederazione non può ospitare un campionato del mondo fino alla terza edizione successiva all’ultima disputata in un Paese di appartenenza (in questo caso la Russia). Qualora le indagini in corso da parte dell’Fbi e della magistratura svizzera (a cui la Fifa ha consegnato ieri nuovi documenti informatici) dovessero portare ad un annullamento delle votazioni per le edizioni 2018 e 2022, tutti e tre i super-candidati rientrerebbero in piena corsa. Intanto la Fifa terrà nel mese di luglio una riunione straordinaria del comitato esecutivo, per valutare le possibili date in cui tenere le elezioni per il nuovo presidente, dopo le dimissioni annunciate da Joseph Blatter. È stata la stessa Fifa a darne annuncio, pur senza ufficializzare la data del nuovo incontro. Stando a quanto riportato dalla Bbc, tuttavia, le elezioni dovrebbero tenersi il prossimo 16 dicembre a Zurigo.
(Dal Sole 24 Ore dell’11 giugno 2015)