Ricavi commerciali: PSG e Bayern da record, italiane dietro col Milan davanti a tutte

L’accordo tra Paris Saint-Germain e Qatar Tourism Authority rende il club parigino il primo nel mondo per ricavi commerciali. Una cifra da record per la società dello sceicco Al Khelaifi, che porta infatti in cassa 327,7 milioni annui grazie soprattutto ai 200 milioni versati dall’ente del turismo qatariota. Oltre metà degli introiti totali alla voce commerciale, dunque, ma anche al netto di questa cifra monstre il PSG si conferma al top in Europa nel settore. Francesi unici sopra quota 300 milioni al momento, anche se bisognerà attendere i risultati del primo anno di partnership tra Manchester United, Adidas e Chevrolet. I Red Devils puntano infatti a superare questa cifra, partendo da una base di 226 milioni annui ottenuti anche grazie ad una serie di partner provenienti da Cina, Corea del Sud e Nigeria.

Alle soglie dei trecento milioni troviamo il Bayern Monaco con i suoi 291,8 milioni incassati alla voce ricavi commerciali: trenta milioni provengono dall’ultimo accordo siglato con Deutsche Telekom, contratto della durata di quattro anni, più altri 118 milioni circa derivanti dalle altre sponsorizzazioni. È il merchandising la vera arma vincente del club bavarese, i cui ricavi sono aumentati del 27% toccando quota 105,2 milioni di euro: nessuna italiana, prendendo in esame il totale dei ricavi commerciale, riesce a raggiungere quanto ottenuto dal Bayern solamente per ciò che riguarda la vendita del merchandising ufficiale (magliette, articoli sportivi e gadget a marchio Bayern Monaco). Impietoso anche il confronto con le altre squadre tedesche, dato che i bavaresi da soli vendono più magliette delle restanti diciassette squadre della Bundesliga messe insieme.

Le italiane, come già detto, non se la passano bene. Il Milan resta la prima squadra della Serie A per ricavi commerciali, con 102,1 milioni messi a bilancio in questa voce. Una conferma per il brand rossonero, che potrà vedere ulteriori benefici dal nuovo accordo con Emirates per circa venti milioni annui. Spera di vedere benefici simili anche la Juventus, che passa dai 15 milioni annui di Nike e i 17 di Jeep ai possibili 40 milioni di euro dell’accoppiata Jeep-Adidas (inclusi bonus). Una mossa che porterà i bianconeri sopra gli 85 milioni di ricavi ottenuti al termine della stagione 2013/14, avvicinandosi ulteriormente alla soglia dei 100 milioni. Restano dietro l’Inter, con 60,4 milioni di ricavi, e il Napoli, ultimo con poco meno di 37 milioni.

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  • Gianluca |

    Il ritardo italiano è imbarazzante. Peggio della questione stadi. Poche scuse; non c’entra la burocrazia i vincoli o altri freni del sistema Italia. Qui si tratta della cattiva gestione del prodotto calcio fatto da lega (soprattutto) e club che non hanno minimamente curato l’espansione commerciale nei nuovi mercati nordamericano e asiatici.

  • Gianluca |

    Il ritardo italiano è imbarazzante. Peggio della questione stadi. Poche scuse; non c’entra la burocrazia i vincoli o altri freni del sistema Italia. Qui si tratta della cattiva gestione del prodotto calcio fatto da lega (soprattutto) e club che non hanno minimamente curato l’espansione commerciale nei nuovi mercati nordamericano e asiatici.

  • Gianluca |

    Il ritardo italiano è imbarazzante. Peggio della questione stadi. Poche scuse; non c’entra la burocrazia i vincoli o altri freni del sistema Italia. Qui si tratta della cattiva gestione del prodotto calcio fatto da lega (soprattutto) e club che non hanno minimamente curato l’espansione commerciale nei nuovi mercati nordamericano e asiatici.

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