Il consiglio d’amministrazione della Roma ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015, relativo all’andamento del primo trimestre della stagione 2015-2016. La trimestrale giallorossa si è chiusa, spiega il comunicato emesso dalla società, “con un risultato economico consolidato positivo per 12,4 milioni, con una crescita di 3,5 milioni rispetto al risultato conseguito al 30 settembre 2014, pari a 8,9 milioni”. In particolare, “la partecipazione alla Champions League 2015/2016 ha generato nel trimestre corrente proventi per complessivi 26,9 milioni, rispetto a 22,2 milioni contabilizzati al 30 settembre 2014, e relativi a participation, performance bonus, e market pool, riconosciuti dalla Uefa, nonché dai proventi da biglietteria della gara casalinga disputata nel trimestre”. Positivo anche il risultato della gestione calciatori (22,9 milioni al 30 settembre 2015 rispetto a 20 milioni registrato al 30 settembre 2014) che include plusvalenze legate a cessioni di giocatori sul mercato per complessivi 28,9 milioni al 30 settembre 2015 (rispetto a 25,1 milioni contabilizzate nel 2014). In crescita, però, anche i costi operativi consolidati, pari a 46,8 milioni di euro (44,5 milioni, al 30 settembre 2014), sostanzialmente per l’andamento del costo del personale tesserato, che, spiega la Roma, “riflette gli investimenti in diritti alle prestazioni sportive di calciatori effettuati dalla società nel corso della sessione estiva del mercato, effettuati al fine di migliorare la qualità e la competitività della prima squadra, anche in funzione della partecipazione alla Champions League”. Il risultato economico dell’esercizio 2015/2016, conclude la Roma, “dovrebbe presentare un significativo miglioramento rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2015. Esso beneficerà, per il secondo anno consecutivo, dei proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, e dipenderà da numerosi fattori, tra cui: le performance che verranno conseguite in Serie A e in Champions, le operazioni di trasferimento dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio, l’evoluzione dei ricavi derivanti dalle attività commerciali e dalla biglietteria, e infine l’andamento del costo del personale e degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori”.