La Commissione europea condanna 7 club spagnoli, tra cui Barcellona e Real Madrid per aiuti di Stato. Oltre alle due big, anche Valencia, Athletic Bilbao, Atletico Osasuna, Elche e Hercules dovranno pagare delle multe. Tutti per Bruxelles hanno ottenuto dallo Stato spagnolo aiuti pubblici che hanno “conferito loro un vantaggio indebito in rapporto agli altri club in violazione delle regole europee”. L’inchiesta della Commissione, aperta nel 2013 e formalmente chiusa nel marzo 2014, riguardava sostanzialmente tre questioni: il risparmio d’imposta del 5% garantito a 4 club che hanno mantenuto la forma di associazioni; gli interventi finanziari a favore delle tre società valenciane; i favori urbanistici e contabili del comune della Capitale al Real Madrid.
Lo sconto fiscale del 5%. La “Ley del deporte” del 1990 ha obbligato tutte le società sportive professionistiche spagnole a diventare società sportive per azioni. Venivano esentati i club calcistici i cui bilanci si erano chiusi in attivo nei precedenti 4-5 anni. Come osservato dalla Commissione Ue, però: “Non veniva menzionato nessun club specifico, ma soltanto quattro di questi, Real Madrid, Athletic Bilbao, Osasuna e Barcelona hanno beneficiato di tale esenzione e non hanno dovuto diventare società sportive per azioni. Da allora, nessuna altra squadra, anche se gestita in modo economicamente redditizio, ha potuto riprendere lo status precedente”. Il trattamento fiscale di questi quattro club – ha sottolineato ancora la Commissione Ue – differisce da quello applicabile alle società sportive per azioni. Infatti, essi possono beneficiare, in quanto enti senza scopo di lucro, dell’esenzione parziale dall’imposta sulle società prevista dalla legge spagnola con una riduzione dell’aliquota dell’imposta dovuta sul reddito commerciale al 25% rispetto all’attuale aliquota generale, che è pari al 30%. Ma sebbene a norma di legge i quattro club siano considerati enti senza scopo di lucro, essi svolgono, in quanto squadre di serie A, attività professionistiche a scopo di lucro in regime di concorrenza con altri grandi club calcistici professionistici europei. Per la Commissione Ue, dunque, “la Spagna ha concesso ai quattro club Real Madrid CF, Athletic Club Bilbao, Club Atlético Osasuna (Navarra) e FC Barcelona aiuti al funzionamento che non risultano giustificati ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TfUe”. La Spagna ha adattato la legislazione nazionale sull’imposta sulle società per abbandonare tale trattamento discriminatorio da gennaio 2016, ma per azzerare il vantaggio accumulato nel tempo i club devono versare le imposte non pagate, visto che hanno beneficato del tasso ridotto per oltre vent’anni “senza alcuna giustificazione oggettiva”. Per Bruxelles le somme da recuperare vanno da zero e 5 milioni di euro per club, ma l’ammontare preciso da rimborsare dovrà essere fissato dalle autorità nazionali nel quadro della procedura di recupero.
L’Instituto Valenciano de Finanzas. Nel 2009, 2010 e 2013, l’Instituto Valenciano de Finanzas spagnolo ha fornito garanzie per prestiti bancari per un totale di 107 milioni a Fundaciόn Valencia Club de Fútbol (75 milioni), Fundaciόn Hercules de Alicante (18 milioni) e Fundaciόn Elche (14 milioni). In tutti e tre i casi lo scopo del prestito era il finanziamento dell’acquisizione di quote di, rispettivamente, Valencia club de Fútbol Sociedad Anónima Deportiva, Hércules Club de Fútbol Sociedad Anónima Deportiva e Elche Club de Fútbol Sociedad Anónima Deportiva all’epoca in serie difficoltà finanziarie . L’Ivf è un istituto pubblico controllato dalla Generalitat Valenciana. Le garanzie hanno coperto il 100% del capitale e degli interessi del prestito e i costi delle operazioni in cambio del pegno delle azioni delle tre società calcistiche, di proprietà delle rispettive fondazioni. La durata dei prestiti era di 5-6 anni, con periodi di grazia di 4-5 anni. Nel novembre 2010 e nel febbraio 2013 l’Ivf ha aumentato la garanzia a favore di Valencia CF, rispettivamente di 6 milioni e di 5 milioni. Ma per la Commissione “la Spagna ha concesso alle tre società sportive Valencia CF, Hercules CF e Elche CF aiuti al funzionamento che non possono essere giustificati ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE”. La Commissione sospetta inoltre “che le fondazioni Fundacion Valencia, Fundacion Hercules e Fundacion Elche possano avere beneficiato delle misure in oggetto, piuttosto che avere agito come meri intermediari tra lo Stato e le società beneficiarie ai fini della concessione degli aiuti”. In definitiva Valencia, Hercules ed Elche, grazie a una garanzia pubblica, hanno ottennero prestiti a condizioni più vantaggiose e il finanziamento pubblico non era legato ad alcun piano di ristrutturazione. Per questo motivo il Valencia deve rimborsare 20,4 milioni, l’Hercules 6,1 milioni el’ Elche 3,7 milioni.
I magici terreni di “Las Tablas”. Il comune di Madrid ha concluso con il Real un accordo il 29 luglio 2011 per risolvere una questione giuridica relativa ad uno scambio di beni immobili effettuato nel 1996 e nel 1998 dal quale si è generato per i Blancos un surplus di circa 30 milioni (per i dettagli clicca qui). Per l’Antitrust l’operazione è stata sopravvalutata di 18,4 milioni. Il Real Madrid ha beneficiato di un vantaggio ingiustificato che ora va rimborsato.