In Svizzera, si sa, a conti e finanze in regola tengono parecchio. Così la Commissione licenze della Federcalcio svizzera ha rifiutato in prima istanza il visto per partecipare alla prossima stagione ad 11 club, quattro dei quali di prima divisione (Young Boys, Servette, Sion e Zurigo), principalmente per ragioni finanziarie. Le società coinvolte potranno presentare ricorso entro cinque giorni.
La Commissione ha rifiutato la licenza anche a sette club si seconda divisione (Bienne, Bellinzona, Chiasso, Etoile Carouge, Kriens, Lugano e Winterthour). Le decisioni sugli appelli saranno comunicate il 25 maggio. Molto probabilmente l'allarme rientrerà ma il segnale è chiaro e farà certamente piacere dalle parti di Nyon, località elevetica sede della Uefa e del fair play finanziario.
La Federazione svizzera di calcio (Asf) non ha mai lesinato in severità. Lo scorso dicembre aveva inflitto una penalizzazione di 36 punti al Sion, colpevole di aver schierato sei giocatori ingaggiati in estate nonostante il blocco imposto dalla Fifa (che aveva paventato la sospensione dell'Asf se quest'ultima non avesse agito contro il club). Questa decisione era stata contestata dal club svizzero che aveva ingaggiato una lunga battaglia legale, rivolgendosi anche alla magistratura ordinaria uscendone sconfitto.