Per la prima volta dall’inizio della gestione Pozzo, ovvero dal 29 giugno 2012, il Watford FC ha conquistato la promozione in Premier League. Un traguardo tagliato due anni dopo la beffa in finale playoff contro il Crystal Palace, che batté i gialloneri con un calcio di rigore realizzato nei minuti di recupero del primo tempo supplementare. L’accesso alla massima serie inglese assicurerà al club di Gino Pozzo una cifra minima di 150 milioni di euro tra introiti da diritti televisivi ed eventuale “paracadute” in caso di retrocessione in Championship.
Con la promozione in Premier League, infatti, il Watford rientrerà nell’ultimo anno dell’accordo scattato dalla stagione 2013/14. Il contratto televisivo stipulato con BSkyB e British Telecom, tra diritti televisivi nazionali ed esteri, porta infatti nelle casse del massimo torneo calcistico d’Oltremanica una cifra pari a 1,8 miliardi di euro, ridistribuiti in base alla classifica finale e ai passaggi in diretta nazionale. Grazie anche ad un rapporto tra i più meritocratici al mondo per quanto riguarda la differenza tra le squadre con maggiori e minori ricavi, il Watford può ben sperare in una somma superiore ai 60 milioni di euro. Al termine della stagione 2013/14, la fetta minore è toccata al Cardiff City neopromosso e ultimo in classifica, con ricavi televisivi pari a 75 milioni di euro.
Qualora il Watford dovesse conquistare la salvezza, oltre ad una maggiore fetta dalla distribuzione dei ricavi televisivi (circa 90 milioni di euro, partendo dal quartultimo posto in classifica) si guadagnerà anche la possibilità di usufruire del nuovo accordo che entrerà in vigore a partire dalla stagione 2016/17. Dagli 1,8 miliardi attuali si passerà a 2,3 miliardi solo per ciò che concerne la cessione dei diritti televisivi nazionali. Con gli introiti per i diritti tv esteri, pari a circa un miliardo di euro, si arriverà ad una media di circa 3,3 miliardi annui per il triennio 2016-2019. Quasi il doppio rispetto a quanto guadagnato dalle venti squadre della Premier al termine di ogni stagione a partire dal 2013/14.
In caso di mancata permanenza tra le grandi d’Inghilterra, invece, il Watford potrà usufruire del consueto paracadute per le retrocesse. 59 milioni di sterline, ovvero 72,5 milioni di euro, che fino alla stagione 2015/16 saranno pagati in quattro anni: 23 milioni di sterline al primo anno, 18 milioni al secondo e 9 milioni per terzo e quarto anno. Un problema annoso, soprattutto quello legato agli scarsi introiti per il primo anno di Championship, che ha portato le squadre della Football League a rivedere il sistema di distribuzione del paracadute. L’accordo raggiunto nello scorso mese di febbraio prevede il pagamento non più in quattro rate annuali, bensì in tre.
Aspettando la conclusione dei campionati di calcio in Europa, la famiglia Pozzo potrebbe trovarsi con tre squadre nella massima serie in Italia, Inghilterra e Spagna. Oltre al Watford promosso in Premier League e all’Udinese, che attende soltanto la certezza matematica per la salvezza, c’è il Granada che lotta ancora per mantenere un piazzamento nella Liga. Rincorsa difficile per i biancorossi, attualmente penultimi nella massima serie spagnola e con sei punti di distacco dalla zona salvezza. Restano ancora cinque partite per sperare in una rimonta.