Il Club Financial Control Body della Uefa ha riconosciuto i progressi compiuti da Hull City, Panathinaikos e Sporting CP nel normalizzare la loro posizione in relazione ai paletti imposti dal fair play finanziario. I tre club, stando a quanto comunicato dalla stessa Uefa con una nota ufficiale, hanno rispettato tutti i termini degli accordi presi con l’organo di controllo della massima federazione europea, che prevedevano il raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 31 dicembre pena una sanzione di 200 mila euro. Nello specifico l’Hull City e il Panathinaikos si sono impegnate a raggiungere il break even aggregato per i periodi 2013, 2014 e 2015 entro l’ultimo controllo previsto nella stagione 2015/16, così come lo Sporting, a cui è stato inoltre limitato il numero di giocatori da inserire nella lista A per le competizioni Uefa a ventidue elementi per la stagione in corso. Come conseguenza dei risultati ottenuti in questo periodo, il “settlement regime” (ovvero le sanzioni e le limitazioni imposte dal Club Financial Control Body) per queste tre società è terminato.
Dovrà ancora attendere invece il Galatasaray, per il quale sono state richieste ulteriori azioni dopo aver constatato il mancato raggiungimento degli obiettivi concordati dal club con la Uefa. Gli accordi stipulati in data 16 maggio 2014 prevedevano il pareggio di bilancio aggregato nei periodi 2013, 2014 e 2015 nell’ultimo controllo del 2015/16 e la detrazione di 200 mila euro dai ricavi Uefa a partire dalla stagione 2013/14. Sarà il Collegio Arbitrale a decidere a fine febbraio se inasprire ulteriormente le sanzioni per il club turco. Restano infine sotto investigazione Hapoel Tel Aviv, Ruch Chorzow, FC Rostov e Kardemir Karabuskspor.