Atalanta con i conti in rosso nel 2015. Anche se si tratta di una deficit minimo per il club della famiglia Percassi. Il bilancio chiuso al 31 dicembre dello scorso anno registra una perdita di 1,9 milioni (meglio del 2014 quando il risultato negativo era stato di 2,8 milioni). A tenere sostanzialmente in equilibrio il rapporto tra entrate e uscire sono stati anche 23 milioni di plusvalenze, frutto delle politiche di investimento nel settore giovanile che rappresentano il core business della società bergamasca. Le più rilevanti nel 2015 sono derivate dalle cessioni di: Benalouane al Leicester per 6 milioni; Baselli al Torino per 4,8 milioni; Kone Moussa al Cesena per 3,5 milioni; Varano sempre al Cesena per 2,5 milioni; di Zappacosta al Torino per 2,1 milioni; Siani alla Juventus per 1,6 e Barba al Pescara per € 1,5 milioni. D’altro canto a gennaio 2016 il club ha messo a frutto già plusvalenze per 10 milioni (che incideranno sul prossimo bilancio) legate principalmente al trasferimento di Grassi al Napoli.
Il giro d’affari dell’Atalanta nel 2015 è aumentato da 41,8 a 46,1 milioni. Che diventano 69,8 milioni includendo appunto le plusvalenze 2015 da calciomercato (mentre erano state di soli 14 milioni nell’esercizio precedente). Per quanto riguarda le altre voci di entrata i diritti tv ammontano a 29 milioni, i ricavi da botteghino a 3,4 milioni, mentre i proventi delle sponsorizzazioni sono stati pari a € 9 milioni (contro i 7 del 2014). I costi totali del club sono aumentati, tra il 2014 e il 2015, di 10 milioni (da 62 a 72 milioni). Nel dettaglio, i costi del personale sono saliti da 37,3 a 39,7 milioni e gli ammortamenti dei cartellini da 9 a 12 milioni.
La posizione finanziaria netta è negativa per 27,7 milioni (35 milioni nel 2014). I debiti finanziari derivano soprattutto dai finanziamenti ottenuti dal Credito sportivo per 12 milioni anche per gli investimenti strutturali sullo Stadio Azzurri d’Italia, ora messo in vendita dal Comune. Su questo punto il presidente Antonio Percassi qualche giorno fa si è espresso così: “Non so come sarà il bando, noi ci auguriamo di vincerlo, ma magari c’è qualcun altro che può farlo. L’amministrazione comunale sta facendo quanto non ha fatto nessuno in precedenza, ma la burocrazia richiede una tempistica lunga, dipende dal bando: noi siamo pronti, spero di completare i lavori entro tre o quattro anni. Lo stadio sarà con curve quadrate e copertura totale: i pali in Curva Nord sono già stati tolti. L’AlbinoLeffe, finora, non ha ottemperato gli impegni presi, speriamo lo faccia: ma non c’è alcun rapporto”.