Durerà 4 anni e costerà 400 milioni di euro la ristrutturazione del Santiago Barnabeu, lo stadio del Real Madrid. Il progetto (nella foto) è stato presentato dal presidente del club Florentino Perez e dal sindaco di Madrid Manuela Carmena. I lavori dovrebbero iniziare nella seconda metà di quest’anno. Il nuovo Bernabeu avrà un tetto semovente, che in un quarto d’ora potrà coprire tutto lo stadio. Le facciate saranno completamente trasformate grazie ad una “pelle” d’acciaio e linee d”avanguardia. Il complesso avrà anche un grande centro commerciale, mentre non è ancora chiaro se ci sarà un albergo di lusso come previsto nei piani iniziali, poi modificati nel negoziato con la nuova giunta comunale targata Podemos di Carmena. Lo stadio continuerà a chiamarsi Santiago Bernabeu, ma al nome dello storico ex-presidente del club potrebbe essere aggiunto, ha precisato Perez, quello di uno sponsor, come già avviene per gli stadi di altri grandi club europei. Il nuovo impianto dovrebbe essere pronto nel 2020. I lavori cominceranno l’anno prossimo. Il faraonico progetto su cui il Real è impegnata già da qualche anno. Gran parte dei lavori sarà pagata dal fondi di investimenti di Abu Dhabi Ipic. Lo storico Bernabeu, costruito nel 1947, verrà sottoposto ad un pesante lifting, che cambierà, ammodernandolo, il suo aspetto esteriore ma anche le tribune, che saranno rese più comode pur mantenendo la capienza attuale di circa 80mila posti. “Lo stadio subirà una radicale trasformazione – ha affermato Perez -. E’ una delle icone della città e noi vogliamo farne uno degli impianti più belli al mondo, tecnicamente all’avanguardia e dall’architettura modernissima, simbolo indiscutibile della potenza della nostra capitale”. I piani originari prevedevamo un ampliamento della cubatura ma le severe normative e la fermezza delle autorità e dei tribunali locali li hanno bocciati, ottenendo alla fine che alcuni spazi attualmente nell’area dello stadio siano demoliti e messi a disposizione della comunità. Il Real trasferirà alcuni uffici nella Ciudad Real Madrid, in periferia, ma resta in piedi la speranza di realizzare un hotel e un piccolo centro commerciale che accrescerebbero l’attrattività di una struttura già molto profittevole per il club anche quando la squadra non gioca. Ancora qualche mese e il Real otterrà dalle autorità il via libera definitivo per cominciare i lavori, con l’idea di battere sul tempo il Barcellona. L’accordo in casa madrilena arriva infatti a pochi mesi dalla presentazione da parte del Barcellona del progetto per il rinnovo del Camp Nou, che sarà pronto nel 2021, ampliato nella capienza e dotato di un tetto mobile a copertura del terreno di gioco. I costi, previsti in 600 milioni di euro, saranno coperti e finanziati, almeno in parte, consentendo a uno sponsor di mettere il proprio nome allo stadio. Il Camp Nou, costruito nel 1957, passerà da 90.000 a 105.000 posti e sarà un eco-stadio. Il progetto è firmato dallo studio Nikken Sekkei + Pascual i Ausió Arquitectes.