Scampato il pericolo della doppia retrocessione, il Rayo Vallecano prova a tornare nuovamente nella Liga dopo il diciottesimo posto del 2016 e a ridare a Madrid tre squadre nella massima serie (escludendo Leganes e Getafe, nel circondario della capitale spagnola). Un obiettivo che passa anche da un impianto all’altezza delle ambizioni del club rayista, non certo paragonabili a quelle di Real e Atletico, ma tali da portare la Comunidad de Madrid ad investire 1,8 milioni di euro sulla ristrutturazione dello stadio di Vallecas. Un via libera arrivato nella giornata di venerdì nel corso della riunione in camera di consiglio, durante la quale è stato autorizzato il progetto di adeguamento dell’impianto. I lavori si svolgeranno nei prossimi quattro mesi ed è stata data la priorità agli ingressi, sia al campo che sugli spalti, oltre che ad altre opere utili per risolvere i problemi derivanti dall’umidità in diversi punti dello stadio. Una volta conclusi questi interventi, verrà ampliato il numero dei posti a sedere. La “casa” del Rayo ha una capacità di 14.708 spettatori, ma attualmente la questione relativa alla capienza non è di fondamentale importanza né per l’amministrazione locale, né per la società vallecana. Lo stato in cui versa da ormai diversi mesi la struttura è tale da dover intervenire al più presto con opere di ristrutturazione, soprattutto in vista di un possibile ritorno nella Liga. Per mettere a disposizione ulteriori posti a sedere ci sarà tempo: già nel 2009 era stato presentato un progetto per uno stadio da 30mila spettatori, ma non trovò alcuna approvazione e nel giro di due anni venne accantonato. Adesso, con l’aiuto della Comunidad de Madrid, il Rayo Vallecano ci riprova. Con l’obiettivo di tornare alle spalle dei due giganti madrileni nella Liga.
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