I conti del Paris Saint-Germain tornano sotto la lente d’ingrandimento della Uefa. Il club financial control body ha deciso di riaprire il caso relativo alle spese della società parigina dopo la chiusura delle indagini avviate lo scorso 1° settembre. Le transazioni effettuati dai francesi, in particolare quella per il trasferimento di Neymar e Mbappé alla corte di Parigi, sono state valutate inizialmente in linea con i paletti imposti dal fair play finanziario. Il controllo che verrà effettuato sui bilanci del 2018, però, sono destinati ad aprire nuovi scenari: se si hanno certezze sulle cifre relative all’affare Neymar (ammortamento annuo da circa 40 milioni e 37 milioni di stipendio), rimane un’incognita il caso Mbappé. Il trasferimento dell’attaccante francese è avvenuto con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Una strategia che la stessa Uefa ha lasciato intendere di voler fronteggiare, ma che se venisse “legittimata” dall’analisi sui conti del club parigino potrebbe salvare il Psg da eventuali sanzioni, che vanno da limitazioni sul mercato all’esclusione dalle coppe europee, come accaduto col Milan. Inoltre, stando a quanto riportato dall’Equipe, la Uefa e il club financial control body avrebbero svalutato cinque contratti di sponsorizzazione (con Ooredoo, BeIn Sports, Qatar Tourism Authority, Qatar National Bank e Aspetar) del 37% riducendo l’importo totale a 51 milioni di euro. Un taglio che potrebbe costare caro, in ottica fair play finanziario.
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