Il Chelsea aumenta il proprio fatturato, ma chiude il 2019 con un passivo superiore ai 100 milioni di euro. Il club londinese ha annunciato i dati principali del bilancio chiuso lo scorso 30 giugno, con un fatturato pari a 527,6 milioni di euro (circa lo 0,7% in più rispetto all’esercizio precedente). Nonostante il rosso da 96,6 milioni di sterline (al cambio, 114 milioni di euro), però, i vertici rassicurano: “La società continua a soddisfare i criteri sul break even imposti dalla Uefa con i regolamenti sul Fair Play Finanziario”. Gli investimenti sul mercato sono il principale motivo dietro un risultato così negativo per i Blues, che hanno centrato sul campo la qualificazione alla Champions League e la vittoria dell’Europa League nella finale di Baku contro l’Arsenal.
I ricavi dalle attività commerciali sono aumentati nel corso dell’ultimo anno di 14,5 milioni di sterline, pari a circa 17 milioni di euro, e si attestano a 190,4 milioni di euro. Uno slancio dovuto a diversi nuovi accordi di sponsorizzazione e partnership, tra cui quelle con Hyundai, Vitality Health, MSC Crociere, Unilever, Beats by Dre e Millennium & Copthorne Hotels, oltre ad un incremento nelle vendite del merchandising online. In calo, invece, sia i ricavi televisivi che dal botteghino. Sul fronte broadcasting, si passa dai 240,1 milioni di sterline del 2018 ai 200,2 milioni del 2019, pari a 236,5 milioni di euro, mentre per quanto riguarda biglietti e abbonamenti il calo è più drastico: da 71,8 a 64,5 milioni di sterline, ovvero poco più di 76 milioni di euro. In entrambi i casi, la mancata partecipazione alla Champions League si è rivelata determinante.
I principali costi, invece, riguardano il mercato. Pochi acquisti, ma la campagna trasferimenti invernale è stata particolarmente dispendiosa. In totale il club ha investito 280,6 milioni di sterline, pari a 331,4 milioni di euro, cifra che spazza via i precedenti record della gestione Abramovich. I giocatori più onerosi giunti a Stamford Bridge in questo periodo sono il portiere Kepa Arrizabalaga (pagato 80 milioni di euro all’Athletic Bilbao), l’ex Napoli Jorginho (57 milioni), Kovacic (prestito dal Real Madrid e riscatto a 45 milioni) e Pulisic (64 milioni al Borussia Dortmund), oltre al prestito per sei mesi di Higuain che ha portato nelle casse della Juventus 9 milioni di euro. Nel prossimo bilancio, la spesa sul mercato dovrebbe pesare decisamente meno: i Blues non hanno potuto effettuare acquisti in questa sessione estiva a causa della sentenza Fifa sui trasferimenti irregolari, ma il club è stato “riabilitato” dal Tas di Losanna per il mercato invernale.
“La costante crescita delle entrate e un’attenta gestione finanziaria nelle ultime stagioni ha permesso di effettuare notevoli investimenti sui giocatori”, ha dichiarato il presidente Bruce Buck. “Tutto questo – prosegue -pur mantenendo la conformità alle normative Uefa. Ciò ha permesso di raggiungere la vittoria dell’Europa League. Questa solida base commerciale, unita ad una squadra giovane ed esaltante ora guidata da Frank Lampard, garantisce al club di sostenere la propria ricerca del successo sia in campo che fuori, sia la stabilità finanziaria negli anni a venire”.