Il City Football Group si allarga. La società dello sceicco Mansur, già proprietaria di dieci club calcistici in giro per il mondo, ha stretto un accordo col Club Bolivar, la società più titolata in Bolivia, che diverrà il primo partner della rete gestita dalla potenza emiratina. Non sarà controllato direttamente dal gruppo, ma la partnership coinvolge uno dei soci del City Group. Il patron del Bolivar è infatti Marcelo Claure, dallo scorso 28 agosto azionista del Girona (del quale ha rilevato il 35%), società nell’orbita del gruppo di Abu Dhabi. Le quote dei boliviani restano in mano a Claure, che è anche socio di David Beckham nell’Inter Miami, ma per il City Group è comunque un passo avanti nel calcio sudamericano, dove erano già sbarcati nel 2017 acquisendo gli uruguaiani del Montevideo City Torque.
“Come club partner del CFG – si legge nel comunicato – Club Bolivar sarà in grado di accedere ad una ampia rete di competenza, tecnologia, pratica e consigli strategici sviluppati dal City Football Group nel corso degli ultimi sette anni attraverso la sua struttura multi-club. Più specificamente, Club Bolivar sarà in grado di chiedere consigli sulle metodologie di scouting e di allenamento, sulle strategie di sviluppo del settore giovanile, sulla scienza dello sport e altro. Verrà inoltre fornito l’accesso alla piattaforma proprietaria Football Data and Insights. Sul fronte degli affari, CFG aiuterà Club Bolivar ad aumentare i propri ricavi da partnership, a costruire impianti di livello mondiale, a promuovere miglioramenti su tutta la lega e sostenere lo sviluppo dei suoi dirigenti chiave”.
Per Marcelo Claure è “un sogno che diventa realtà”, in quanto Club Bolivar “consolida un progetto a lungo termine” grazie al suo ingresso nella famiglia del City Football Group, seppur come partner e non come società direttamente controllata. “Club Bolivar – prosegue Claure – punta a costruire una forte organizzazione e a sviluppare giocatori per aiutare la nazionale a qualificarsi al Mondiale”. Un obiettivo che va al di là del dominio in campo boliviano, interrotto nel 2020 dal successo dell’Always Ready nel Toreno Apertura, ma che guarda allo sviluppo del calcio in ambito nazionale, con l’accesso ai Mondiali che manca dal 1994. “Nel sostenere le ambizioni del Club Bolivar – aggiunge Ferran Soriano, Ceo di City Football Group – abbiamo un’opportunità per imparare. Il nostro lavoro in Bolivia rafforzerà certamente la nostra conoscenza del calcio sudamericano”.
La “famiglia” del City Football Group, dunque, si allarga. L’impero Mansur ha posato la prima pietra nel 2008 a Manchester, sede del gruppo, con l’acquisizione del Manchester City. Cinque anni dopo, è iniziata l’espansione globale: prima negli Usa, con i New York City (partecipanti alla MLS, dei quali detiene l’80%), poi in Australia (Melbourne City, 100%) e Giappone (Yokohama Marinos, 20%). Lo sbarco in Sudamerica è datato 2017, col Montevideo City Torque, ma nello stesso anno il gruppo rileva parte delle quote del Girona, in Spagna. Negli ultimi due anni, il network ha posto le proprie basi in Cina, dove ha rilevato una quota di minoranza del Sichuan Jiuniu, e in India, dove possiede il 65% del Mumbai City. Infine, in Europa, ha preso possesso del Lommel (club belga militante in Division 1B) e del Troyes (squadra francese di Ligue 2).