Il 2020 si è chiuso con un mercato meno dispendioso. Nulla di imprevedibile, vista la crisi causata dall’emergenza Covid-19: il valore economico dei trasferimenti è crollato del 23,4% in un anno, passando da 7,35 miliardi a 5,63 miliardi di dollari, pari a 4,66 miliardi di euro. È quanto emerge dalla nuova edizione del rapporto Global Transfer Market, pubblicato dalla Fifa, secondo cui sono diminuiti anche i trasferimenti effettuati: in totale, a livello internazionale, sono 17.077 i calciatori professionisti che si sono mossi sul mercato nel corso del 2020, cifra in calo per la prima volta dal 2010. Per la prima volta, inoltre, sono stati inclusi i dati sul calcio amatoriale, con 17.382 cambi di casacca durante i primi sei mesi di registrazione.
L’Europa la fa da padrona, sia per numero di operazioni concluse, sia per gli investimenti effettuati sul mercato. Tra le prime dieci leghe per spesa nella campagna acquisti, otto sono europee: in Inghilterra, nel 2020, sono stati investiti 1,6 miliardi di dollari (circa 1,35 miliardi di euro). Seguono l’Italia (605,8 milioni di euro) e la Spagna (502,7 milioni di euro). Brasile e Stati Uniti chiudono la top ten di spese sul mercato, dominata dalla Uefa. All’interno della confederazione europea, sono stati spesi 4,1 miliardi di euro a fronte di 3,95 miliardi ottenuti dalle cessioni. Sommando le cifre di Conmebol, Afc, Caf, Concacaf e Ofc, non si arriva nemmeno al miliardo, sia in entrata che in uscita.
Il calciatore più costoso del 2020 è stato il tedesco Kai Havertz, passato in estate dal Bayer Leverkusen al Chelsea. Costo dell’affare: 90 milioni di euro. Alle sue spalle, due “italiani” come Arthur (passato dal Barcellona alla Juventus) e Osimhen (dal Lille al Napoli), sulla cui valutazione pesano però le contropartite inserite nell’operazione. Come Pjanic, per l’appunto, trasferitosi dalla Juventus al Barcellona proprio nell’ambito della trattativa che ha portato Arthur in bianconero, mentre per l’attaccante nigeriano del Napoli, il Lille ha aperto le porte a Karnezis e ai giovani Palmieri, Manzi e Liguori, tutti e tre ceduti in prestito alla Fermana in Serie C.
Per quanto riguarda la Serie A, la Juventus è in cima alla classifica dei club italiani per spesa sul mercato, piazzandosi quinta tra i club europei, alle spalle di Chelsea, Manchester United, Manchester City e Barcellona. Una graduatoria prettamente anglofona, dato che tra le prime dieci si trovano anche Leeds (sesto), Tottenham (settimo) e Wolverhampton (decimo). Il Napoli, nono, è secondo tra le italiane, davanti all’Inter (quindicesima). Assenti, tra le prime venti, il Real Madrid e il Liverpool, mentre i campioni d’Europa in carica del Bayern Monaco si piazzano al dodicesimo posto, davanti ad Atletico Madrid e Paris Saint-Germain.