Licenziato per un’intervista. È quanto accaduto a Younes Belhanda, fantasista marocchino del Galatasaray, il cui contratto è stato risolto unilateralmente dal club turco a seguito di dichiarazioni giudicate lesive della reputazione dei dirigenti. Un caso emerso nell’immediato post-partita della gara pareggiata in casa contro il Sivasspor. Un risultato che allontana ulteriormente il Galatasaray dalla vetta (attualmente occupata dal Besiktas), per il quale l’ormai ex giocatore giallorosso ha dato la colpa alle condizioni del terreno di gioco della Türk Telekom Arena. Nell’indicare il campo come principale colpevole, però, Belhanda ha accusato la dirigenza di non occuparsi di tale situazione. Tanto è bastato al Galatasaray per avvalersi dell’articolo 14 del regolamento Fifa, secondo cui “un contratto può essere risolto da qualunque parte senza conseguenze di alcun tipo qualora ci dovesse essere una giusta causa”.
Per il Galatasaray, le dichiarazioni rilasciate da Belhanda ai microfoni di beIn Sports dopo la partita sono da considerarsi una giusta causa per il licenziamento: “Certo che influisce – ha ammesso il giocatore in merito alle condizioni del campo – noi siamo il Galatasaray. Normalmente, i dirigenti del Galatasaray dovrebbero trovare una soluzione. Lo sanno che noi giochiamo a calcio, che ci piace fare passaggi e triangolazioni. Va trovata una soluzione, non bisogna fermarsi a guardare Twitter, Instagram o quel che passa sulla stampa. Occupatevi dello stadio, siamo noi che ci battiamo sul campo, dovete fare tutto il possibile in modo che si possa giocare nel fine settimana e creare delle buone condizioni per giocare. Persino il nostro centro di allenamento è meglio, è normale? Ci alleniamo tutti i giorni a Florya (centro del Galatasaray) e il campo di Florya è migliore di questo. È normale? Non lo è”.
Tre giorni dopo la partita, disputata domenica, il Galatasaray ha comunicato ufficialmente la risoluzione contrattuale, poché “nella sua intervista dopo la partita col Sivasspor” avrebbe contravvenuto ai regolamenti di disciplina interna avendo espresso “dichiarazioni che danneggiano l’immagine del club e la reputazione dei membri del consiglio di amministrazione”. Il contratto di Belhanda è stato dunque “risolto immediatamente, unilateralmente e per giusta causa a partire dal 10 marzo 2021, ai sensi dell’articolo 14 del regolamento Fifa sullo status e i trasferimenti dei giocatori”.