In estate aveva sperato nella ripresa, ma il Covid-19 è stato inesorabile anche nei Paesi Bassi. Per questo motivo, l’Ajax ha deciso di rimborsare gli abbonamenti sottoscritti per la stagione 2020/21. Una stagione non disputata interamente a porte chiuse, almeno per quanto riguarda le competizioni nazionali, ma le restrizioni sulla presenza di pubblico hanno di fatto reso nullo (o quasi) l’apporto del botteghino nei conti del club campione d’Olanda. In Eredivisie, solamente due partite giocate alla Johan Cruijff Arena hanno potuto contare sulla presenza di spettatori (11.948 per Ajax-Rkc Waalwijk e 12.176 per Ajax-Vitesse, entrambe a fine settembre) e per quanto lo stadio di Amsterdam abbia di recente riaperto le porte al pubblico (5.000 spettatori per Olanda-Lettonia, valida per le qualificazioni al Mondiale 2022), l’Ajax non prevede di ospitare nuovamente i propri tifosi sugli spalti.
Dinanzi a questa situazione, i Lancieri hanno fornito ai propri sostenitori due opzioni. Per chiunque abbia sottoscritto l’abbonamento per la stagione 2020/21 sarà possibile ottenere un rimborso totale o parziale. Nel secondo caso, per chi dovesse rinunciare almeno al 35% della quota prevista per le partite giocate a porte chiuse, l’Ajax darà in omaggio una giacca retrò, non in vendita, ispirata a quelle indossate negli anni ’70 da Cruijff e dagli altri componenti della storica squadra che per tre volte sollevò al cielo la Coppa dei Campioni. Un regalo simbolico, da parte del club di Amsterdam, con la speranza che parte degli abbonati rinuncino ad una quota evitando così di gravare ulteriormente sulle casse societarie. Per chi rinuncerà del tutto al rimborso è previsto, quando sarà possibile, l’invito ad un evento esclusivo organizzato dallo stesso club.
“Giocare un’intera stagione senza i tifosi ha colpito duramente l’Ajax – si legge nel comunicato – sia nel proprio nucleo vitale che finanziariamente. Il nostro messaggio agli abbonati, perciò, spiega anche che ci sono opzioni per il rimborso parziale o completo. Ma l’Ajax è consapevole che questa crisi sta colpendo molti tifosi e perciò ha elaborato un ampio piano, comprendendo la scelta di ognuno di voi”. Per mandare la propria richiesta di rimborso, gli abbonati hanno tempo fino al 20 aprile e possono esprimere la loro preferenza attraverso l’app ufficiale del club o il profilo “My Ajax”. Ogni decisione in merito, inoltre, non avrà effetti sulla prossima campagna abbonamenti: chi vorrà rinnovare la tessera stagionale potrà farlo anche dopo aver chiesto il rimborso per la stagione in corso.
La massa di tifosi da rimborsare, d’altronde, non è di poco conto. A luglio, l’Ajax ha annunciato di avere rinnovato il 98% degli abbonamenti sottoscritti nella stagione precedente. In totale: 41 mila tessere stagionali emesse per la stagione 2020/21. Quelle non rinnovate non sono state messe in vendita, limitando così la campagna abbonamenti ai soli possessori delle tessere per la precedente annata. Allo stesso modo, anche le altre big d’Olanda avevano auspicato in estate una parziale riapertura degli impianti, come dimostrano le campagne abbonamenti di Feyenoord e Psv Eindhoven, chiuse rispettivamente con 27 mila e 26 mila tessere stagionali rinnovate. Lo sviluppo della pandemia ha reso praticamente impossibile la presenza del pubblico anche per loro, con due gare casalinghe a porte parzialmente aperte per il club di Rotterdam (13 mila spettatori di media) e una sola per il Psv (8 mila presenti).