Ancora problemi per il Livorno. Il Procuratore federale, a seguito di segnalazione della Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie in ambito professionistico (Coaps), ha deferito al Tribunale federale nazionale il presidente Giorgio Heller, in quanto soggetto a capo del consiglio di amministrazione e legale rappresentante pro-tempore del club toscano dal 23 ottobre scorso. Un’ulteriore pagina complicata nella stagione degli amaranto, che sul campo pagano gli otto punti di penalizzazione per irregolarità amministrative e sono ultimi nel girone A. Con ancora tre partite da giocare, le speranze di evitare una retrocessione in Serie D sono ormai ridotte al lumicino: i tre punti di distacco dal penultimo posto non bastano, dato che con un divario superiore a otto punti dalla sedicesima (attualmente la Pro Sesto, a +14) si retrocede automaticamente tra i dilettanti senza passare dai play-out.
Con la Serie D sullo sfondo, però, il Livorno deve fare i conti con questioni societarie ancora irrisolte. Il deferimento di Heller arriva “per non aver prodotto alla F.I.G.C. la documentazione richiesta dalla Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie in ambito Professionistico di cui alle note Prot. 5330 del 24/10/2020, Prot. 6522 del 20/11/2020 e Prot. 7032 del 03/12/2020, aventi per oggetto l’acquisizione di partecipazioni della AS Livorno Calcio S.r.l.”. I documenti richiesti dalla Coaps per chiunque rilevi almeno il 10% di una società professionistica riguardano i requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria: per i primi, gli acquirenti devono dimostrare di non aver riportato condanne penali di varia natura (dalla truffa al riciclaggio e alla bancarotta fradulenta, oltre a reati di tipo mafioso) e di non aver ricoperto, negli ultimi cinque anni, il ruolo di socio e/o di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza in ambito federale in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione. Per i secondi, vanno depositati in Federazione la lettera di patronage di almeno un istituto di credito di primaria importanza nazionale e/o estera o appartenente a Gruppo Bancario con il quale intrattengono rapporti da almeno un anno, una fideiussione bancaria in misura proporzionale alla partecipazione acquisita e un piano triennale di investimenti.
Heller, che nella passata stagione è stato presidente del Trapani in Serie B (dimessosi a campionato in corso), ha assunto la carica di presidente del Livorno a fine ottobre. In precedenza, il club è stato coinvolto in una querelle societaria tra il patron Spinelli, il socio Navarra e l’advisor CereaBanca. Una situazione che ha creato problemi persino nel tesseramento dei calciatori acquistati in sede di mercato, con la fideiussione sbloccata solamente a fine gennaio, quando già la squadra navigava in cattive acque. Adesso, con una stagione che volge al termine e lo spettro di una retrocessione in Serie D sempre più vicino, il club amaranto vede deferito il suo presidente, che giusto pochi giorni fa annunciava ricorso contro la penalizzazione che oggi condannerebbe gli amaranto al tracollo. A sette anni dall’ultima stagione giocata in Serie A, il Livorno rischia di tornare in Serie D, dove ha militato nella stagione 1992/93 per il fallimento del 1991.