La Federcalcio belga (Kbvb) ha negato la licenza per la prossima stagione a Mouscron e KV Oostende, club militanti nella Pro League, che rischiano di essere così esclusi dal calcio professionistico. Per il Mouscron si tratta della sesta volta negli ultimi sette anni e nelle precedenti situazioni è riuscito ad ottenere l’ok solo dopo aver presentato ricorso. Nel caso dell’Oostende, invece, è la seconda volta e potrebbe costare cara, dato che in ballo c’è una qualificazione europea, per la quale se la giocherà ai play-off. Ad una giornata dal termine della regular season, ha anche una speranza minima di rientrare tra le prime quattro, che si contenderanno il titolo di campione del Belgio in una successiva serie di play-off. Il Mouscron, invece, è aritmeticamente condannato al play-out per non retrocedere in seconda divisione.
Sulla gestione del Mouscron sono stati sollevati dubbi in merito alla trasparenza sulle fonti di finanziamento del club, controllato da Gerard Lopez, ex proprietario del Lille capolista in Ligue 1. Sulle quote del club francese c’era un pegno del fondo Elliott, lo stesso che detiene il Milan, ma Lopez ha ceduto il proprio pacchetto alla Calisto Sporting Sarl (controllata dal fondo Merlyn Advisors) lo scorso 18 dicembre, sollevandosi così anche del debito nei confronti di Elliott. In questo modo, a Lopez è rimasto solo il Mouscron, che adesso rischia di essere escluso dal calcio professionistico. “La ragione di questo rifiuto – si legge in un comunicato del club belga – risiede nel dubbio della commissione sul fatto che il club possa assicurare la continuità della propria attività sul piano finanziario”. Allo stato attuale, la sanzione per il Mouscron sarebbe la retrocessione in seconda divisione, ma qualora dovesse perdere lo spareggio interdivisionale non subirebbe ulteriori penalizzazioni.
Per quanto riguarda l’Oostende, il club non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale, ma anche per loro viene evidenziata la mancanza di trasparenza da parte dei nuovi proprietari, Paul Conway e Chien Lee, che nel maggio 2020 hanno completato l’acquisizione del club, ampliando così un network che comprende il Barnsley (Championship inglese), il Nancy (Ligue 2 francese), il Den Bosch (Eerste Divisie olandese), il Thun (seconda divisione svizzera) e l’Esbjerg (massima serie danese), tutte iscritte ai rispettivi campionati senza problemi relativi all’ottenimento della licenza. Già lo scorso anno la situazione dell’Oostende ha destato non poche preoccupazioni, ma dopo l’acquisizione del club da parte del nuovo gruppo, tutto sembrava risolto. Di fatto dovrebbe esserlo, ma la Kbvb vorrebbe avere accesso ai bilanci delle società di Conway per valutare la sussistenza di possibili debiti nascosti. Solo che queste società hanno sede a Hong Kong.
Entrambi i club ricorreranno all’arbitrato belga per cercare di ribaltare il verdetto della Commissione licenze. L’esito del ricorso è atteso per il 10 maggio, ovvero all’indomani della sfida di ritorno dello spareggio interdivisionale tra il Seraing (secondo nella Division 1B) e il Mouscron, per l’appunto, che spera come l’Oostende di evitare la retrocessione d’ufficio, cosa che per altro gli è già riuscita in sei occasioni dal 2014 a oggi. Prima, però, dovrà evitare la retrocessione sul campo, con un play-out ancora da disputare.