Utile sì, ma con un buco da 300 milioni causato dal Covid-19. Il Real Madrid ha annunciato la chiusura dell’esercizio 2020/21 con un risultato positivo da 874 mila euro, pur facendo i conti con gli effetti della pandemia. I ricavi, rispetto all’esercizio precedente, si sono ridotti di 61,9 milioni di euro, passando da 714,9 a 653 milioni. L’impatto delle misure adottate per far fronte all’emergenza sanitaria, inoltre, è stato stimato in 300 milioni di euro da marzo 2020. A tanto ammontano i mancati introiti per il club madrileno nelle ultime due stagioni, nelle quali si è invertita la curva della crescita dei ricavi. Fino al 2018/19, il Real Madrid ha registrato una crescita media annua del 10,3%, ma gli ultimi due esercizi hanno visto ridursi sensibilmente il fatturato. Dal record di 757 milioni del 2018/19 si è passati ai 715 milioni dell’esercizio 2019/20, fino ai 653 milioni dell’ultimo anno. Era dal 2016/17 che il monte ricavi delle merengues non si attestava al di sotto della soglia dei 700 milioni di euro.
«Gli effetti della crisi sanitaria causata dal Covid-19, iniziata nel marzo dello scorso anno, si sono protratti per tutto l’anno finanziario 2020/21 – si legge nel comunicato del Real Madrid – in cui tutte le partite si sono svolte a porte chiuse. Ciò ha comportato una perdita di introiti in tutte le voci del bilancio, principalmente dallo stadio, in quanto non vi sono introiti da partecipazione alle partite, ma anche in diritti televisivi, sia nella Liga che in ambito Uefa, sia in attività commerciali, sia nella gestione di strutture, vendite e sponsorizzazioni». Le prospettive per la prossima stagione non sono affatto rosee: «La previsione è di un ritorno dell’affluenza del pubblico negli stadi, anche se ancora non si sa quale percentuale di capienza potrà essere utilizzata nel corso della stagione. Per quanto riguarda la situazione economica, le attuali previsioni indicano che la ripresa della situazione precedente alla pandemia non sarà immediata. In questo contesto, il club continuerà nello sforzo di contenimento dei costi sinora compiuto».
È proprio tramite una politica di tagli che il Real Madrid è riuscito parzialmente a compensare i mancati introiti a causa della pandemia. Le misure di risparmio adottate dal Real prevedono principalmente una riduzione degli stipendi, che nella stagione 2019/20 ha portato ad una decurtazione di 36 milioni di euro e di 22 in quella successiva, per un totale di 58 milioni di euro. In entrambe le stagioni disputate nel pieno dell’emergenza sanitaria, i componenti delle prime squadre di calcio e basket, nonché i principali dirigenti, hanno concordato di ridurre volontariamente la loro retribuzione annua del 10%. Nel complesso, se si considerano anche i costi operativi e le cessioni dei calciatori (con relativi risparmi su stipendi e ammortamenti), il Real Madrid è riuscito a tagliare in due esercizi un totale di 295 milioni di euro. «Per compensare l’impatto sulla tesoreria – prosegue la nota del Real – il club ha ottenuto ad aprile 2020 un nuovo finanziamento bancario per un importo di 205 milioni, di cui 155 milioni corrispondenti a quattro prestiti con 1 anno di garanzia e scadenza in 5 anni, e 50 milioni di euro ad una polizza creditizia con scadenza in 3 anni».
Per quanto riguarda il progetto di ristrutturazione dello stadio “Santiago Bernabeu”, nell’esercizio 2020/21 l’esecuzione dei lavori non ha reso possibile lo svolgimento delle partite nell’impianto, senza considerare inoltre l’impossibilità di avere il pubblico sugli spalti per via della pandemia di Covid-19. Per questo motivo, il Real Madrid ha disputato tutte le proprie partite casalinghe a porte chiuse allo stadio “Alfredo Di Stefano”, campo di allenamento della squadra allenata fino alla passata stagione da Zidane, ottenendo l’autorizzazione sia dalla Liga che dalla Uefa. Per quanto riguarda il “Bernabeu”, invece, l’importo dell’investimento registrato nell’esercizio 2020/21 è di 166 milioni, comprensivo degli oneri finanziari capitalizzati durante il periodo di costruzione. Pertanto, l’investimento accumulato fino al 30 giugno 2021 ammonta a 279 milioni di euro.