La Juventus vince in campo e migliora i conti. Il bilancio al 30 giugno 2014 è stato chiuso infatti con una perdita di 6,7 milioni rispetto a un deficit di 15,9 milioni dell’annata 2013. Il risultato operativo (+8,9 milioni) e quello ante-imposte (+0,1) sono tornati positivi, sottolinea il club bianconero nel comunicato che accompagnana il progetto di bilancio. Il miglioramento dei conti deriva da un incremento dei ricavi per 32 milioni (+11,3% rispetto all’esercizio precedente), di cui 25 derivanti dai maggiori proventi dalla gestione del parco calciatori. Un incremento, però, parzialmente compensato da un aumento degli ingaggi: il costo del personale tesserato è salito di 18,9 milioni (+12,7% rispetto all’esercizio 2012/2013).
Fatturato e costi in crescita. Il fatturato complessivo del club è salito da 283 milioni a 315 milioni. I ricavi da gare sono saliti da 38 a 40,9 milioni. I diritti tv hanno garantito 150,9 milioni contro i 163,4 milioni del 2013. Questa voce include i ricavi dalla partecipazione alle competizioni europee pari a 50,1 milioni. I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono passati da 52,5 a 60,2 milioni (anche grazie al bonus di 6 milioni concesso da Fiat-Jeep in occasione del rinnovo dell’accordo che porterà dal 2015/16 nelle casse juventine 17 anziché 13 milioni). Le operazioni di calciomercato nella stazione 2013/14 hanno portato 35,3 milioni di plusvalenze nette.
Sul versante dei costi si è registrato un aumento di quelli operativi da 227 a 246 milioni. In particolare, i costi per il personale tesserato sono saliti da 149 a 167 milioni, cui si sommano 50,8 milioni di ammortamenti per i cartellini. La somma di ingaggi più cartellini (217 milioni) supera quota 200 milioni indicata dal presidente Andrea Agnelli come ideale.
Indebitamento in crescita. Il patrimonio netto al 30 giugno 2014 è pari a 42,6 milioni, in diminuzione rispetto al saldo di 48,6 milioni del 30 giugno 2013, per effetto della perdita dell’esercizio (-6,7 milioni) e di altre variazioni nette (+0,7 milioni). Al 30 giugno 2014 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 206 milioni ed evidenzia un incremento di 45,7 milioni rispetto al dato di 160,3 milioni del 30 giugno 2013. L’aumento è stato determinato dagli esborsi legati alle campagne trasferimenti (-46,1 milioni netti), dagli anticipi versati alla Città di Torino e a vari fornitori in relazione al Progetto Continassa (-5,5 milioni), dagli investimenti in altre immobilizzazioni (6,7 milioni), dai flussi dell’attività di finanziamento (-7,5 milioni), parzialmente compensati dai flussi positivi dalla gestione operativa (+20,1 milioni). Al 30 giugno 2014, infine, la Juventus dispone di linee di credito revocabili per 309,8 milioni, utilizzate per complessivi 186,3 milioni, di cui 35,8 milioni per fideiussioni rilasciate a favore di terzi, 106,3 milioni per scoperti di cassa e 44,2 milioni per anticipazioni su contratti e crediti commerciali.
L'”odiata” Irap. Nella nota al progetto di bilancio, si sottolinea infine “il pesante effetto negativo dell’Irap (7,2 milioni nell’esercizio 2013/2014 e 5,9 milioni nell’esercizio precedente) “che penalizza fortemente le imprese con alti costi del personale (indeducibili ai fini di tale imposta), dando origine ad un prelievo fiscale non correlato all’effettivo andamento economico complessivo delle imprese stesse. Nel caso dell’esercizio in esame, chiusosi con un utile ante imposte di 0,1 milioni, l’Irap ha addirittura determinato la perdita a livello di risultato netto”.