Un'assicurazione contro gli infortuni per i giocatori dei club europei "in prestito" alle Nazionali e un contributo di 55 milioni alle società per il disturbo.
Sono solo due punti dell'accordo raggiunto dai 123 club aderenti all'Eca (European Club Association) e l'Uefa durante la scorsa Assemblea Generale di Varsavia. L'accordo Eca-Uefa varrà dal giugno 2012 al 30 maggio 2018.
L'assicurazione. Dunque a partire da giugno 2012, per l'inizio degli europei in Polonia / Ucraina, un'assicurazione coprirà il rischio di infortuni dei giocatori durante il “servizio” nelle nazionali. L'assicurazione varrà per tutti i giocatori iscritti con un club europeo, indipendentemente dalla loro nazionalità, e per tutte le partite indicate nel calendario internazionale, tra cui ufficiali e amichevoli.
Il premio Uefa. I club riceveranno 55 milioni dieEuro da EURO 2012 come riconoscimento del contributo dato al successo del torneo continentake. Un contributo che salirà per l'Europeo 2016 in Francia (almeno ad 80 milioni) e i cui importi esatti saranno annunciati al Congresso Uefa a marzo a Istanbul. Il patto tra club e Uefa prevede poi nuove regole sulla governance con il riconoscimento di un maggiore potere decisionale alle società e un tentativo di razionalizzare il calendario internazionale, per evitare ai calciatori trasferte ripetute e un continuo logorio (partite dopppie delle nazionali solo a settembre, ottobre, novembre, marzo e giugno, stop alle amichevoli a febbraio e agosto, e un solo torneo annuale per giocatore).
Rummenigge. "L'accordo con la Uefa-Eca è importante per il calcio europeo per club – ha spiegato il presidente dell'Eca, Karl-Heinz Rummenigge - perchè la Uefa riconosce chiaramente l'importanza del club e il significativo contributo per il successo delle nazionali. Ringrazio di cuore il presidente della Uefa Platini, a nome di tutti i club europei e siamo ansiosi di continuare la nostra cooperazione. Mentre un accordo è stato raggiunto con la Uefa, la situazione resta insoddisfacente in relazione alla Fifa. Purtroppo, le discussioni con il presidente della Fifa Blatter non hanno portato ad un risultato soddisfacente per i club ". Senza l'ok della Fifa, infatti, la riforma dei calendari europei potrebbe rivelarsi poca cosa.