"Sulla legge sugli stadi siamo a buon punto". Uno spiraglio sull'approvazione della legge sugli stadi, attesa da tutto il movimento calcistico italiano, e non solo da quello, per riprendere seriamente il cammino di sviluppo, viene dalle parole del ministro dello Sport, Piero Gnudi, pronunciate nel corso di intervento al convegno indetto dalla FederSport sul tema "Il presente ed il futuro dello sport italiano" in corso a Roma.
Il ministro. Gnudi ha dato assicurazioni sull'iter della legge. "Ho fatto vari incontri con i rappresentanti delle varie forze politiche e sono tutti d'accordo, ma sembra che non si riesca a chiudere il cerchio. Spero che si possa riuscire a chiuderlo in pochi giorni" ha auspicato ancora il ministro. Entro la fine di giugno si dovrebbe approvare il provvedimento: prima alla Camera e poi dovrà tornare al Senato, dove aveva ricevuto il primo sì all'unanimità due anni fa, per l'ok definitivo.
La Lega. Dal canto suo il presidente dela lega di A, Maurizio Beretta ha ribadito la richiesta di una legge-quadro, di contenuti normativi che non costerebbe al contribuente nemmeno un euro e che
consentirebbe alle società di realizzare impianti moderni, all'altezza di quelli che troviamo in Inghilterra, Germania e Spagna, gestiti dalle società. Sarebbe un salto di qualità e consentirebbe di recuperare un svantaggio competitivo nei confronti degli altri grandi club europei. Da noi gli
introiti da stadio incidono per il 12-15% sulle entrate perché vecchi, poco sicuri e in molti casi inutilmente grandi. Servono impianti di nuova generazione, più tecnologici e gestiti tutta la settimana dalle società".
La battaglia vera. La domanda allora è: ma se tutti sono d'accordo perchè la legge finora è rimasta nei cassetti? La risposta è che finora sono prevalse logiche "volumetriche" e interessi diversi e la legge ha rischiato di prestarsi più a speculazioni edilizie che all'interesse del calcio italiano. Lo stadio deve essere il centro del progetto e non una "scusa" per dar vita a parchi immobiliari fatti di supermarket, attrazioni e strutture residenziali.