Avevamo capito fino a qualche giorno fa che la tessera del tifoso aveva salvato il calcio italiano dai teppisti. A inizio settimana, dopo variegati avvisi dell'Osservatorio, è uscito fuori che la tessera del tifoso sarebbe stata abbandonata per una formula più light, quella della carta fedeltà con meno controlli. Ora il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, spiega che non ci saranno modifiche alla tessera del tifoso in termini di controlli di polizia e argini al tifo violento. Quando si dice la chiarezza…
Il Ministro. Il nuovo documento, ha spiegato il ministro, servirà a "fidelizzare i tifosi. Non cambia nulla rispetto al documento precedente, abbiamo solo accolto le osservazioni del Consiglio di Stato sulla concorrenza. Nulla di meno per i controlli di polizia". Sulle critiche rivolte dall'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, Cancellieri ha affermato che "probabilmente c'è stato un problema di comunicazione e Maroni non è stato ben informato".
L'Osservatorio. Appena la settimana scorsa dall' Osservatorio per le manifestazioni sportive auspicavano invece "che la tessera del tifoso (ne rono state rulasciate più di un milione) sia sempre più una card. Il problema è di contenuto, deve avere sempre più servizi per il tifoso. Alle societá, in questo scorcio di campionato, in attesa del nuovo protocollo, abbiano dato la possibilitá di un carnet che abbia le stesse caratteristiche della tessera, ma che aiuti a portare gente allo stadio. Ci stiamo poi accingendo a fare un percorso di semplificazione». L'obiettivo della riforma è semplificare l'acquisto dei biglietti e la consegna delle tessere del tifoso per cui oggi occorrono molti mesi. "Noi in tasca – si spiegava ancora dall'Osservatorio – abbiamo decine di tessere che ci danno benefici, scontistica, ci fidelizzano e tessere di questo tipo possono servire, ma non possono essere messi in discussione i principi che hanno determinato ottimi risultati in termini di sicurezza. L'impalcatura della tessera del tifoso e dei biglietti nominativi è felice, ma il mondo del calcio si deve evolvere per far percepire al tifoso che è una evoluzione a suo favore. Siamo tutti impegnati per politiche inclusive a condizione che tutti si assumino le proprie responsabilitá».
Il Consiglio di Stato. Lo scorso dicembre il Consiglio di Stato ha bocciato le tessere del tifoso abbinate obbligatoriamente a una carta di credito prepagata, per chè il legame «inscindibile» tra tessera e carta di credito «rappresenta una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumo».
I club. Fermo restando questi paletti, perciò, dovranno essere le società a costruirsi un modello di card polifunzionale, fermo restando, i controlli di polizia preventiti (niente tessera in caso di Daspo e condanna per reati da stadio negli ultimi cinque anni), come Milan e Roma che hanno già sperimentato in questi mesi importanti innovazioni sul fronte marketing.