Il calcio italiano ha perso nella scorsa stagione 428 milioni


Il calcio professionistico italiano nel 2010-2011 ha perso 428 milioni di euro, in aumento di 80 milioni rispetto alla stagione precedente (+ 23% ). È questo uno dei dati che emergono nel
'Report Calcio 2012', il rapporto organico presentato questa mattina presso la sede dell'Abi a Roma, dai tre soggetti che hanno promosso lo studio, Figc, Arel e PricewaterhouseCoopers,
sulla situazione economica del calcio. 

Il risultato è negativo in tutte le leghe. Solo 19 sui 107 club analizzati hanno riportato un utile (18%). Il totale del valore della produzione del calcio professionistico italiano nel 2010-2011 è stato pari, infatti, a 2,5 miliardi di euro (-1,2% rispetto alla stagione precedente). La serie A genera l'82% dei ricavi (era l'84% nel 2009-2010), mentre la serie B il 14% (era l'11 % nella stagione
precedente) e la Lega Pro il 4% (era il 5% nel 2009-2010).

 Il costo della produzione è pari, invece, a 2,9 miliardi di euro, in aumento dell'1,5% rispetto alla stagione precedente. Il 2010-2011 rappresenta il primo periodo nel quale la crescita dei
costi rallenta fortemente se confrontata con il passato (+6,8% e +6,4% nel 2009-2010 e 2008-2009).