Calcioscommesse, il processo parte con 23 patteggiamenti

I patteggiamenti erano previsti e sono puntualmente arrivati: due punti di penalizzazione per l'Atalanta da scontare nel prossimo campionato di serie A, due anni di squalifica per Cristiano
Doni da aggiungere ai tre anni e sei mesi già ricevuti la scorsa estate, venti mesi di stop per i super pentiti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio. Questi i verdetti più rilevanti della prima giornata del secondo processo sportivo sullo scandalo calcioscommesse, iniziato questa mattina a Roma
davanti alla Commissione disciplinare nazionale. 



Gli stralci. La commissione è presieduta da Sergio Artico e composta da Claudio Franchini, Riccardo Andriani, Valentino Fedeli e Andrea Morsillo. Scongiurato il paventato rinvio, respinto dall'organo giudicante nonostante le numerose eccezioni presentate da tesserati e club deferiti per il contemporaneo evolversi dell'inchiesta penale avviata dalla Procura di Cremona, la Disciplinare ha innanzitutto stralciato le posizioni dei tesserati Marco Turati, Paolo Acerbis, Inacio Josè Joelson, Alessandro Pellicori e Cristian Bertani, arrestati lunedì scorso nell'ambito dell'ultimo filone dell'inchiesta «New Last Bet» e per questo «non in grado – secondo la Commissione – di esercitare pienamente il loro diritto di difesa». La Disciplinare, organo di primo grado della giustizia sportiva, ha poi estromesso dal processo anche il Rimini, deferito da Palazzi per responsabilità oggettiva per l'illecito sportivo contestato al calciatore Daniele Vantaggiato nella partita Rimini-Albinoleffe 1-1 del 20 dicembre 2008.

I patteggiamenti. Ma il piatto forte della prima giornata del procedimento era rappresentata dalle numerose richieste di patteggiamento, 23 in totale su 83 posizioni al vaglio della Disciplinare. Più precisamente, 7 club su 22 hanno chiesto e ottenuto dalla Commissione presieduta da Artico: oltre ai due punti di penalizzazione l'Atalanta – deferita per per i due illeciti contestati all'ex tesserato Doni sulle partite Ascoli-Atalanta 1-1 del 12 marzo 2011 (omessa denuncia) e Padova-Atalanta 1-1 del 26 marzo 2011 (illecito sportivo) – pagherà un'ammenda di 25 mila euro; sei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato 2012-13 di serie B e 40mila euro di ammenda per il Grosseto, deferito per ben otto presunti illeciti; due punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di serie B per il Modena, deferito per due presunti illeciti; un punto di penalizzazione più 20mila euro di ammenda per l'Ascoli nella prossima serie B; un punto per la Cremonese (più 30mila euro di ammenda) e il Frosinone nel campionato di Lega Pro Prima Divisione 2012-13; 15mila euro di multa per il Livorno, deferito per l'omessa denuncia da parte del portiere De Lucia in relazione alla partita vinta 1-0 contro il Piacenza il 14 maggio 2011.

I tesserati. Tra i tesserati, la Disciplinare ha rigettato solo la richiesta di patteggiamento presentata da Alessandro Sbaffo (16 mesi e 100mila euro di ammenda), ritenuta incongrua, accettando tutte le altre: Doni sconterà dunque due anni di squalifica, che si vanno ad aggiungere ai tre anni e sei mesi ricevuti lo scorso anno agosto nel primo processo sportivo; 20 per Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio e Kewullay Conteh; 16 mesi e 10mila euro per Alex Pederzoli; 16 mesi per Francesco Ruopolo; 15 mesi per Antonio Narciso; 14 mesi per Dario Passoni; 12 mesi per Mirco Poloni; 10 mesi per Juri Tamburini; 6 mesi per Andrea De Falco; 5 mesi per Alfonso De Lucia; 4 mesi per Marco Cellini, Vittorio Micolucci e Nicola Mora; 2 mesi per l'ex tecnico Gianfranco Parlato, già punito la scorsa estate con tre anni di squalifica.