Calcioscommesse: ecco le sentenze d’appello

Per Antonio Conte niente sconto di pena. La Corte di Giustizia Federale ha respinto l’impugnazione presentata dai legali del tecnico Giulia Bongiorno e Antonio De Rensis, confermando lo stop di 10 mesi già deciso dalla commissione Disciplinare. Niente sconto, neanche quello – minimo – di cui si era iniziato a parlare nella tarda serata di ieri, quando intorno alle 22.20 i giudici presieduti da Gerardo Mastrandrea avevano interrotto la camera di consiglio. I legali del tecnico campione d’Italia erano certi di ottenere uno sconto. Arrivato soltanto sotto forma di proscioglimento da una delle due omissioni di denuncia: Conte non sapeva della combine di Novara-Siena, questo sostiene il verdetto della Corte, cancellando dunque una buona parte della credibilità di Carobbio. Non della pena prevista, però: per i giudici, che hanno rideterminato la sanzione inflitta dalla Disciplinare, 10 mesi sono pena congrua anche per una sola “colpa”. Quasi superfluo aggiungere che i legali dell’allenatore della Juventus sono pronti a ricorrere al Tnas per ottenere una riduzione di pena a questo punto “sostanziale”.

Non ne avranno invece bisogno Pepe e Bonucci: anche la Corte di Giustizia ha ritenuto non credibili le accuse di Masiello nei confronti dei due giocatori in merito a Udinese-Bari del 2010. Troppe le contraddizioni, inevitabile il rigetto dell’impugnazione presentata dal procuratore federale Palazzi per le posizioni legate a questa partita.

Discorso identico per Di Vaio e Portanova: l’assoluzione del primo in primo grado e la derubricazione dell’illecito del difensore in omessa denuncia, sono state confermate anche dal secondo grado di giudizio. Non è bastato alla procura federale il tabulato telefonico che dimostra la telefonata tra i due giocatori a sostenere la tesi del tentativo di combine: la difesa di Portanova aveva provato a dimostrare che il contatto telefonico con Di Vaio è successivo all’ultimo con il gruppo dei baresi “emissari” di Masiello, Giacobbe, Carella e De Benedictis. Tentativo evidentemente andato a buon fine, e che ha convinto la Corte a pesare in modo diverso anche il nuovo elemento introdotto da Palazzi. Si salva così anche il Bologna, che oltre all’ammenda comminata, rischiava una penalizzazione di 2 punti, oltre alla squalifica del suo giocatore. Tra i prosciolti, anche Vives: non prese parte alla combine di Bari-Lecce 2-2.

Ma il derby salvezza del 2011 costa carissimo al Lecce. La corte di giustizia non ha accolto il ricorso dell’ex presidente dei salentini, Pierandrea Semeraro. Illecito confermato e squadra esclusa dal campionato di serie B che inizierà venerdì. Inevitabile lo slittamento (almeno) delle prime due gare del Lecce, che a questo punto dovrebbe essere destinato al campionato di prima divisione di Lega Pro. Si salva e resta in serie B invece l’altro club condannato in primo grado per responsabilità diretta: i giudici presieduti da Mastrandrea hanno accolto il ricorso del presidente del Grosseto Camilli, prosciogliendolo dall’accusa di aver alterato la gara Ancona-Grosseto. Parzialmente accolti anche i ricorsi del Novara (da 2 punti di penalizzazione a 1 punto e 20 mila euro di ammenda) e del vice di Conte al Siena, Angelo Alessio: per lui, uno sconto da 8 a 6 mesi di squalifica.

Tags:
  • agostino ghiglione |

    Ottimo il commento di Gigi Garanzini sul Sole24ore di ieri.
    Mi sono stupito di tutto l’atteggiamento della Juve verso un suo tesserato che però all’epoca dei fatti non lo era.Lo stesso allargamento del collegio difensivo,in corso di dibattimento, alla Bongiorno mi è sembrato fuori luogo.Lei esercita in aule in cui c’è scritto che “la giustizia è uguale per tutti” per cui doveva sapere i rischi che correva in un “procedimento” (non “processo” come è stato detto) sportivo.
    Comunque all’epoca di Calciopoli la Juventus perchè non ha proposto azione di responsabiltà nei confronti di Giraudo,Moggi e Bettega.Sarebbe stato un suo sacrosanto diritto.Oppure temeva qualcosa dal processo penale? In ogni caso sapere che per quei fatti, adesso ha proposto causa alla Federcalcio chiedendo danni per 460 milioni di Euro mi fa dire che non ci sono più gli Avvocati di un tempo!
    E’ di poco fa la notizia su Armstrong a cui sono stati sottratti 7 Tour.Per me è come se il ciclismo non ci fosse più.A che appassionarsi per uno sport che è diventato illegale. Non vorrei che accadesse anche per il calcio italiano;mi sembra ci siano tutti gli ingredienti.

  • agostino ghiglione |

    Ottimo il commento di Gigi Garanzini sul Sole24ore di ieri.
    Mi sono stupito di tutto l’atteggiamento della Juve verso un suo tesserato che però all’epoca dei fatti non lo era.Lo stesso allargamento del collegio difensivo,in corso di dibattimento, alla Bongiorno mi è sembrato fuori luogo.Lei esercita in aule in cui c’è scritto che “la giustizia è uguale per tutti” per cui doveva sapere i rischi che correva in un “procedimento” (non “processo” come è stato detto) sportivo.
    Comunque all’epoca di Calciopoli la Juventus perchè non ha proposto azione di responsabiltà nei confronti di Giraudo,Moggi e Bettega.Sarebbe stato un suo sacrosanto diritto.Oppure temeva qualcosa dal processo penale? In ogni caso sapere che per quei fatti, adesso ha proposto causa alla Federcalcio chiedendo danni per 460 milioni di Euro mi fa dire che non ci sono più gli Avvocati di un tempo!
    E’ di poco fa la notizia su Armstrong a cui sono stati sottratti 7 Tour.Per me è come se il ciclismo non ci fosse più.A che appassionarsi per uno sport che è diventato illegale. Non vorrei che accadesse anche per il calcio italiano;mi sembra ci siano tutti gli ingredienti.

  Post Precedente
Post Successivo 

Calcioscommesse: ecco le sentenze d’appello

Per Antonio Conte niente sconto di pena. La Corte di Giustizia Federale ha respinto l’impugnazione presentata dai legali del tecnico Giulia Bongiorno e Antonio De Rensis, confermando lo stop di 10 mesi già deciso dalla commissione Disciplinare. Niente sconto, neanche quello – minimo – di cui si era iniziato a parlare nella tarda serata di ieri, quando intorno alle 22.20 i giudici presieduti da Gerardo Mastrandrea avevano interrotto la camera di consiglio. I legali del tecnico campione d’Italia erano certi di ottenere uno sconto. Arrivato soltanto sotto forma di proscioglimento da una delle due omissioni di denuncia: Conte non sapeva della combine di Novara-Siena, questo sostiene il verdetto della Corte, cancellando dunque una buona parte della credibilità di Carobbio. Non della pena prevista, però: per i giudici, che hanno rideterminato la sanzione inflitta dalla Disciplinare, 10 mesi sono pena congrua anche per una sola “colpa”. Quasi superfluo aggiungere che i legali dell’allenatore della Juventus sono pronti a ricorrere al Tnas per ottenere una riduzione di pena a questo punto “sostanziale”.

Non ne avranno invece bisogno Pepe e Bonucci: anche la Corte di Giustizia ha ritenuto non credibili le accuse di Masiello nei confronti dei due giocatori in merito a Udinese-Bari del 2010. Troppe le contraddizioni, inevitabile il rigetto dell’impugnazione presentata dal procuratore federale Palazzi per le posizioni legate a questa partita.

Discorso identico per Di Vaio e Portanova: l’assoluzione del primo in primo grado e la derubricazione dell’illecito del difensore in omessa denuncia, sono state confermate anche dal secondo grado di giudizio. Non è bastato alla procura federale il tabulato telefonico che dimostra la telefonata tra i due giocatori a sostenere la tesi del tentativo di combine: la difesa di Portanova aveva provato a dimostrare che il contatto telefonico con Di Vaio è successivo all’ultimo con il gruppo dei baresi “emissari” di Masiello, Giacobbe, Carella e De Benedictis. Tentativo evidentemente andato a buon fine, e che ha convinto la Corte a pesare in modo diverso anche il nuovo elemento introdotto da Palazzi. Si salva così anche il Bologna, che oltre all’ammenda comminata, rischiava una penalizzazione di 2 punti, oltre alla squalifica del suo giocatore. Tra i prosciolti, anche Vives: non prese parte alla combine di Bari-Lecce 2-2.

Ma il derby salvezza del 2011 costa carissimo al Lecce. La corte di giustizia non ha accolto il ricorso dell’ex presidente dei salentini, Pierandrea Semeraro. Illecito confermato e squadra esclusa dal campionato di serie B che inizierà venerdì. Inevitabile lo slittamento (almeno) delle prime due gare del Lecce, che a questo punto dovrebbe essere destinato al campionato di prima divisione di Lega Pro. Si salva e resta in serie B invece l’altro club condannato in primo grado per responsabilità diretta: i giudici presieduti da Mastrandrea hanno accolto il ricorso del presidente del Grosseto Camilli, prosciogliendolo dall’accusa di aver alterato la gara Ancona-Grosseto. Parzialmente accolti anche i ricorsi del Novara (da 2 punti di penalizzazione a 1 punto e 20 mila euro di ammenda) e del vice di Conte al Siena, Angelo Alessio: per lui, uno sconto da 8 a 6 mesi di squalifica.

Tags:
  • agostino ghiglione |

    Ottimo il commento di Gigi Garanzini sul Sole24ore di ieri.
    Mi sono stupito di tutto l’atteggiamento della Juve verso un suo tesserato che però all’epoca dei fatti non lo era.Lo stesso allargamento del collegio difensivo,in corso di dibattimento, alla Bongiorno mi è sembrato fuori luogo.Lei esercita in aule in cui c’è scritto che “la giustizia è uguale per tutti” per cui doveva sapere i rischi che correva in un “procedimento” (non “processo” come è stato detto) sportivo.
    Comunque all’epoca di Calciopoli la Juventus perchè non ha proposto azione di responsabiltà nei confronti di Giraudo,Moggi e Bettega.Sarebbe stato un suo sacrosanto diritto.Oppure temeva qualcosa dal processo penale? In ogni caso sapere che per quei fatti, adesso ha proposto causa alla Federcalcio chiedendo danni per 460 milioni di Euro mi fa dire che non ci sono più gli Avvocati di un tempo!
    E’ di poco fa la notizia su Armstrong a cui sono stati sottratti 7 Tour.Per me è come se il ciclismo non ci fosse più.A che appassionarsi per uno sport che è diventato illegale. Non vorrei che accadesse anche per il calcio italiano;mi sembra ci siano tutti gli ingredienti.

  Post Precedente
Post Successivo