La crisi frena il calciomercato: nel 2012 spesi “solo” 2 miliardi (-25% rispetto agli ultimi 4 anni)

Le spese per il calciomercato hanno subito un calo notevole nel corso del 2012. L'analisi della Uefa, illustrata qualche giorno fa dal segretario generale Gianni Infantino, ha rilevato che nella sessione di gennaio 2012 la spesa complessiva è stata di 393 milioni di euro a fronte dei 613 milioni dell'anno prima (-36%). Solo un trasferimento ha avuto un costo superiore a 15 milioni di euro, rispetto ai nove di gennaio 2011. Un confronto tra gennaio 2012 e la media di gennaio dal 2008 al 2011 mostra un calo del 20%.

Per quanto riguarda i trasferimenti estivi  i club europei hanno acquistato una ventina di giocatori di un valore superiore o uguale ai 15 milioni di euro, rispetto ai 26 dell'estate 2011 e ai 33 dell'estate 2009 (un record). In totale, sono stati spesi 1.753 milioni di euro, cifra nettamente inferiore alla media di 2.249 milioni degli ultimi quattro anni. “L'attuale spesa per i trasferimenti invernali ed estivi ammonta a 2.065 milioni di euro e rappresenta appena il 75% della media dal 2008 al 2011 - ha spiegato Infantino -. Questo sottolinea l'impatto del fair play finanziario e il fatto che molti club abbiano tirato la cinghia o non abbiano più un facile accesso al credito".