Il calcio spagnolo, fuori dall'asse Real-Barcellona, è sempre più in affanno, a causa della crisi economica. Qualche giorno fa, per esempio, solo l'intervento del miliardario messicano Carlos Slim, secondo la rivista Forbes l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato intorno ai 70 miliardi di dollari, ha salvato dal fallimento il Real Oviedo, storico club delle Asturie, attualmente in seconda divisione spagnola. Slim ha acquistato la maggioranza delle azioni garantendo i circa due milioni necessari ad evitare la bancarotta.
Nella quale rischia a brece di precipitare il Deportivo La Coruña. Il club è a un passo dall’amministrazione controllata perché le autorità fiscali spagnole hanno trattenuto 15 dei 19 milioni di euro incassati per la vendita dei diritti Tv. Il Presidente Augusto Lendoiro ha chiesto al tribunale un periodo di quattro mesi per rinegoziare i debiti con i creditori.
In effetti, dopo gli interventi di aprile 2012 il Fisco spagnolo ha iniziato il recupero dei debiti. Negli ultimi mesi sono già stati effettuati rimborsi di debiti pregressi per 132 milioni di euro e sono state acquisite garanzie per il rientro di altri 457 milioni. L’accordo firmato fra lo Stato spagnolo e la Federazione prevede che una quota del 15% dei diritti televisivi possa essere destinata, nei casi più gravi, a garanzia del pieno pagamento dei debiti pregressi. Sono stati previsti inoltre piani di rimborso sul medio termine a condizione che non vengano generati nuovi debiti per la spesa corrente.