Il Napoli chiude per il sesto anno consecutivo il bilancio in utile. Al termine della stagione 2011-2012, che ha visto la sqaudra partenopea raggiungere gli ottavi di finale di Champions, la qualificazione in Europa League e la vittoria della Coppa Italia, si è infatti registrato un attivo di 14.720.757 euro (lo scorso anno l'attivo era stato di 4,2 milioni).
Come già anticipato in un post del 26 maggio scorso, il fatturato del club di Aurelio De Laurentiis ha superato quota 150 milioni, attestandosi per la precisione a 155.929.550 di euro, a fronte di un costo di produzione totale di circa 130 milioni di euro. A far crescere i ricavi sono stati i proventi da sponsor e diritti televisivi, arrivati a quota 131 milioni, 21 in più milioni rispetto alla stagione 2010-2011, soprattutto grazie alla partecipazione alle otto partite di Champions.
Nella scorsa stagione sono aumentati gli stipendi dei calciatori e il costo del personale (ora a 57 milioni), ma resta un invidibiale rapporto con il fatturato pari al 36% (non si tiene conto dell'aumento a 5 milioni del compenso di Cavani, nè della riduzione del monte ingaggi per la cessione di Lavezzi, eventi successivi al 30 giugno 2012).
Nello scorso calcio mercato il Napoli ha registrato infine entrate per 32 milioni e spese per 23,3. Grazie a questi risultati è stata anche aumentato di circa 3 milion il fondo di riserva volontario ora pari a 25.823.437 euro (nel quale sono stati accantonati gran parte degli utili conseguiti negli ultimi sei esercizi).
Nella classifica dei ricavi il Napoli supera la Roma che si è fermata a 116 milioni, resta ancora lontana da Milan (266 milioni) e Juventus (213 milioni), ma si avvicina all'Inter il cui fatturato è sceso a 191 milioni di euro nel 2012.