"Credo che il Palazzo abbia perso un'occasione, non con me ma con chiunque. Io speravo che ci fosse un sussulto di dignità, ma non c'é stata. Non ho voluto parlare di programmi perché finché non c'é chiarezza su come stare assieme é inutile. La Lega prima di parlare di fatturati deve mettere ordine sulle regole dello stare assieme. Evidentemente non c'é ancora quell'ordine mentale. I progetti contano poco, contano le persone, come si comportano, come parlano. Non c'é orgoglio di appartenenza per il momento, ci sono troppe divisioni invece di pensare a una casa comune". Queste le amare parole di Andrea Abodi all'uscita dalla Lega Calcio dopo il fallimento della seconda assemblea che avrebbe dovuto eleggere il nuovo presidente.
Abodi ha risposto poi alla domanda se si ritirerà dalla corsa? "Non mi sono mai candidato, mi hanno candidato, proseguo la mia vita felice e sereno. Non é la serie A che mi dà o mi toglie qualcosa in più". Atmosfera tesa? "È l'atmosfera del Palazzo, non l'atmosfera dell'elezione di oggi. Bisogna decidere se il calcio é veramente di chi lo ama o di chi lo usa. Non sono deluso, sto coi piedi per terra. Però mi piace sognare un calcio diverso che guarda alla passione della gente, una passione che va rispettata. Quando anche questo Palazzo sarà in sintonia con chi va allo stadio farà un salto di qualità. Oggi si respirava un'atmosfera tesa. L'assemblea é iniziata con due ore e mezza di ritardo e questo é il termometro di come qui le regole non funzionino. Ho invece molto rispetto per i 22 presidenti di serie B che sono straordinari. Quella é una Lega. Si ha quasi la sensazione che la serie A non voglia cambiare. Devo accettare e rispettare questo risultato che in qualche maniera non considero una sconfitta o una bocciatura", ha aggiunto poi Abodi. "Si é mantenuto un livello di consensi significativo ma bisogna dare significato ai numeri e non c'é la volontà di fare un passo in avanti. E io faccio un passo a lato come é giusto che sia. In questi due anni e mezzo sono rimasto un appassionato di calcio e finché potrò continuerò a esserlo perché é l'unico modo di gestire le istituzioni calcistiche. Siamo amministratori di passione, bisogna rispettare la passione della gente e attraverso questa passione si generano fatturati economici. Ma per me é importante il fatturato sociale, io rimango me stesso, ho un patrimonio importante da difendere che é la mia dignità e la mia idea di calcio".
La nuova Assemblea di Lega di serie A si svolgerà venerdì 18 gennaio alle 11. La riunione plenaria potrebbe essere preceduta da un Consiglio di Lega per cercare di elaborare una strategia che sblocchi l'attuale situazione di impasse. La prima ed unica votazione di ieri si è conclusa con i seguenti risultati: 8 voti ad Andrea Abodi, 3 voti a Ezio Maria Simonelli, 2 voti a Claudio Lotito, 1 voto a Maurizio Beretta, 4 schede nulle e 2 bianche.