Dopo la rielezione di Giancarlo Abete alla guida della Figc, i due tasselli mancanti ai vertici del calcio italiano saranno inseriti nelle prossime ore. A meno di sorprese clamorose si assisterà a una sorta di gattopardesca restaurazione.
Alla presidenza della Lega di Serie B "tornerà" Andrea Abodi, dimissionario appena qualche settimana fa per concorrere all'elezione della massima carica della Lega di A. Dopo le due assemblee in cui non si è raggiunto il quorum di 14 voti sul suo nome, Abodi, oggetto di un affettuoso pressing dei presidenti della cadetteria che ne hanno apprezzato i risultati ottenuti in questi mesi, ha deciso di riprendere in mano le redini della B (l'assemblea di domani potrebbe ratificare questa decisione).
Anche l'altro candidato, Ezio Simonelli, ha scelto di fare un passo indietro, visto che intorno al suo programma di riforme non si è raggiunto il consenso di un numero sufficiente di presidenti di A. A questo punto, perciò, si va verso una riconferma di Maurizio Beretta nell'assemblea del 18 gennaio.
Almeno fino a giugno. Quando si potrebbe rimettere in discussione l'attuale statuto per consentire di nuovo l'elezione al vertice della Lega di A di dirigenti e/o presidenti di società, i quali anzichè affidarsi a un manager indipendente, potrebbero optare per un approdo più "sicuro". Il nome che circola con più insistenza è quello di Adriano Galliani cui forse non dispiacerebbe riprendere un'esperienza interrotta bruscamente nel 2006.