La Roma aggiorna i conti: in nove mesi persi 36 milioni, ma i ricavi aumentano del 15%

La As Roma aggiorna i conti al 31 marzo 2013 con un rosso di 36,4 milioni. Il deficit relativo ai primi nove mesi della stagione comporterà una "perdita significativa" alla fine dell'anno calcistico (30 giugno 2013), anche se inferiore a quella del 2012 per effetto, come spiega la società giallorossa nel comunicato che accompagna il rendiconto, di politiche di sviluppo commerciale e di riduzione degli ingaggi.

Per quanto riguarda il fatturato si registra un complessivo incremento del 15% tra luglio 2012 e marzo 2013 rispetto allo stesso periodo dell'annata precedente. I ricavi infatti passano da 81 a 93 milioni. Gli incassi dal botteghino in particolare sono saliti da 11,8 a 15,3 milioni, le sponsorizzazioni da 8,7 a 9,4 milioni e i diritti tv da 45 a circa 48 milioni. I ricavi pubblicitari sono calati da 7,6 a 6,7 milioni. La (non meglio specificata) voce altri proventi passa da 3,8 a 9,7 milioni.

Resta alto il livello dei costi di produzione che nei primi 9 mesi dell'esercizio in corso è stato pari a 103 milioni (contro i 104 dell'esercizio precedente). Solo per il "personale" la Roma ha speso in nove mesi 72 milioni (contro i 77 registrati al 31 marzo 2012). Gli ammortamenti dei cartellini sono stati pari a 23,2 milioni.

Tutto questo ha portato a un deficit di 36,4 milioni per il Gruppo As Roma, che migliora di poco il rosso dei primi 9 mesi dell'esercizio precedente pari a 39 milioni. Il margine operativo lordo (Ebitda), frutto della gestione non finanziaria, è negativo per 8,5 milioni.

Sul piano finanziario, il patrimonio netto è negativo per 73,5 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 82,3 milioni, tenuto dell'indebitamento verso banche per 35 milioni e verso altri finanziatori per 50 e di disponibilità liquide per 2,7 milioni. L'indebitamento riguarda "imprese correlate" e dunque l'esposizione è verso Unicredit e Unicredit factoring.

Il comunicato societario evidenzia, inoltre, come dopo l'ultimo versamento di aprile 2013 Neep Roma Holding abbia immesso nelle casse societarie complessivi 72,5 milioni.

In definitiva, gli spazi di manovra per la dirigenza giallorossa per il momento sembrano essere limitati. Soprattutto per il mancato accesso alla munifica Champions league. Tuttavia, la proprietà ha assicurato la continuità aziendale e la volontà di rilanciare il club romanista con investimenti che lo riportino prima possibile sul palcoscenico internazionale.

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  • luca |

    MI Sembra che da quel si legge AsRoma disporrà di una nuova linea di credito da parte di Unciredit?Ancora non si è ben capiro come Unicredit intende rientrare.
    Ho parlato di magistratura perchè se ci fosseo interessi politici non mi sembra proprio trasparente

  • luca |

    MI Sembra che da quel si legge AsRoma disporrà di una nuova linea di credito da parte di Unciredit?Ancora non si è ben capiro come Unicredit intende rientrare.
    Ho parlato di magistratura perchè se ci fosseo interessi politici non mi sembra proprio trasparente

  • luca |

    MI Sembra che da quel si legge AsRoma disporrà di una nuova linea di credito da parte di Unciredit?Ancora non si è ben capiro come Unicredit intende rientrare.
    Ho parlato di magistratura perchè se ci fosseo interessi politici non mi sembra proprio trasparente

  • m.bel. |

    In un post del 15 marzo scorso chiedevo che Unicredit e i soci americani facessero chiarezza sul futuro della Roma, dopo la brutta figura dell’affare con lo “sceicco giordano” (una brutta figura colpa più dei secondi che della banca a dire il vero). Oltre che lodevoli (e scontate) dichiarazioni d’intenti però non si è andati.
    Non c’è dubbio poi che sia stata Unicredit finora ad accollarsi il maggior peso finanziario del salvataggio e del rilancio della Roma. A me non è ancora chiaro, per dirne una, quanti soldi abbiano effettivamente messo in cassa Pallotta & company. Ai quali per ora va il merito di alcuni accordi commerciali a vocazione internazionale (vedi nike, ma non solo). Ma poco altro.
    Saranno in ogni caso decisive le mosse dei prossimi tre mesi. Forse è meglio che ora parlino i fatti.

  • m.bel. |

    In un post del 15 marzo scorso chiedevo che Unicredit e i soci americani facessero chiarezza sul futuro della Roma, dopo la brutta figura dell’affare con lo “sceicco giordano” (una brutta figura colpa più dei secondi che della banca a dire il vero). Oltre che lodevoli (e scontate) dichiarazioni d’intenti però non si è andati.
    Non c’è dubbio poi che sia stata Unicredit finora ad accollarsi il maggior peso finanziario del salvataggio e del rilancio della Roma. A me non è ancora chiaro, per dirne una, quanti soldi abbiano effettivamente messo in cassa Pallotta & company. Ai quali per ora va il merito di alcuni accordi commerciali a vocazione internazionale (vedi nike, ma non solo). Ma poco altro.
    Saranno in ogni caso decisive le mosse dei prossimi tre mesi. Forse è meglio che ora parlino i fatti.

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