I ricavi della brillante partecipazione all'Europa league, culminata nell'approdo in semifinale, non bastano a compensare l'incremento dei costi. Per la Lazio i primi nove mesi della stagione 2012/13 si sono chiusi con un rosso di 9,5 milioni (con un risultato negativo di 2,9 milioni nel trimestre gennaio-marzo 2013). Nello stesso periodo della stagione precedente, invece, era stato conseguito un mini-utile di 0,7 milioni.
Il fatturato dei primi nove mesi è salito, in ogni caso, a 72 milioni rispetto ai 62 milioni dell'annata precedente. Più in dettaglio, il valore dei ricavi consolidati nel primo trimestre del 2013 ha raggiunto i 24,5 milioni con un incremento di 2,8 milioni rispetto al primo trimestre 2012 dovuto al contributo della Lega di Serie A alle squadre partecipanti all'Europa League e calcolato sulla base dei risultati ottenuti nella competizione. Il fatturato del trimestre è costituito poi da ricavi da gare per 3,8 milioni, diritti tv per 12,7 milioni, sponsorizzazioni, pubblicità, royalties per 3,9 milioni e prestiti di calciatori per 0,6 milioni.
Il problema è che i costi operativi sono aumentati nei nove mesi della stagione 2012/13 da 56,5 a 69,8 milioni (cui si aggiungono 14,3 milioni di ammortamenti). "L’incremento del costo del personale – precisa la società laziale nel comunicato che accompagna il rendiconto – è conseguenza delle difficoltà incontrate nello sfoltire la rosa della prima squadra dei giocatori non consoni al progetto tecnico e del maggiore peso della quota variabile di retribuzione legata al raggiungimento dei risultati".
Peraltro nel bilancio al 31 marzo 2012 il club guidato da Claudio Lotito poteva fare affidamento su circa 10 milioni di plusvalenze calate al 31 marzo 2013 a 1,7 milioni.
Passando alla posizione finanziaria netta, anche questa risulta negativa per 4.6 milioni. "Per effetto – precisa la Lazio – sia della riduzione delle disponibilità che dell’aumento dei debiti verso altri finanziatori, causa, principalmente, il pagamento delle ultime quattro rate e riscatto del leasing sull’immobile di Via Valenziani".
Rispetto al 30 giugno 2012, i debiti, al netto dell’esposizione verso banche ed altri finanziatori, sono diminuiti di 6 milioni passando da 141 a 135 milioni.
La variazione è dipesa principalmente dalla riduzione dei debiti commerciali per 6,6 milioni, dei debiti verso altri club per 12 milioni e dei debiti tributari. Il patrimonio netto della Lazio è pari a 5,2 milioni.
Per migliorare i conti in futuro si punta soprattutto sulla riduzione dei costi dell'organico. "Il risultato conseguito nei primi nove mesi della stagione 2012/2013 – chiarisce ancora la società biancoceleste – risente in gran parte delle difficoltà legate alla realizzazione del piano di ristrutturazione della rosa della prima squadra avviato con la campagna trasferimenti invernale. Il completamento di questa iniziativa, cui concorrono favorevolmente le scadenze contrattuali dei tesserati, unitamente alla realizzazione del programma aziendale già avviato, consente la ragionevole attesa di conseguire gli obiettivi prefissati nel breve/medio periodo e di adempiere agli impegni finanziari assunti".