Nuovo colpo di scena nella complessa partita per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A. Poche ore fa, alla vigilia della riunione informale dei presidenti in programma a Milano e a pochi giorni dall'assemblea chiamata a decidere sulla proposta presentata da Infront Italy (lunedì 18 novembre) in Lega è stata recapitata "un'offerta spontanea per il ruolo di intermediario indipendente dei diritti tv nazionali e internazionali per il triennio 2015/18 per il campionato, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana" da parte di Img Media.
Minimo garantito e compenso. La multinazionale del marketing sportivo e dell'intermediazione dei diritti audiovisivi ha depositato una proposta molto dettagliata che prevede un minimo garantito nel triennio pari a 2,9 miliardi. Il minimo garantito, per la precisione, è pari a 986 milioni per la stagione 2015/16, 993 milioni per la stagione 2016/17 e un miliardo per la stagione 2017/18. In sostanza, Img comprerebbe dalla Lega a questi prezzi i diritti tv e li rivenderebbe agli operatori tv (Sky, Mediaset, Rai) interessati. Il compenso richiesto da Img è invece pari al 15% dei ricavi superiori al minimo garantito stagionale. Questo vuol dire che se per esempio nella stagione 2015/16 si incassassero dalla vendita 1.050 milioni, rispetto al minimo garantito di 986, con un surplus di 64 milioni, alla Lega spetterebbero ulteriori 54,4 milioni (85% del surplus) e ad Img una quota pari al 15%, vale a dire 9,6 milioni. Su un eventuale surplus nel triennio di 200 milioni, perciò, alla Lega andrebbero 170 milioni e a Img 30 milioni. Quindi "Img si impegna a pagare alla Lega Serie A la differenza tra il minimo garantito e i ricavi effettivamente incassati".
La fideiussione. Nella lettera inviata alla Lega dall'Executive Vice President di Img Media Ioris Francini, peraltro, si precisa che "gli oneri di un'eventuale fideiussione bancaria trasferibile di anno in anno (revolver) a copertura degli ultimi 50 milioni di mancati ricavi incassati siano dedotti dai ricavi incassati superiori alla soglia garantita e fino a copertura integrale di detti costi prima che scatti la ripartizione dei ricavi tra Lega Calcio e Img". I costi della fideiussione bancaria, in altre parole, "saranno dedotti dai ricavi superiori al minimo garantito e prima della ripartizione 85/15 in favore della Lega di Serie A".
L'intermediario indipendente. La manifestazione di interesse punta ad aumentare il valore commerciale del massimo campionato di calcio italiano, nonché a promuovere "servizi innovativi nella segmentazione dei diritti e dei mercati", condividendo con la Lega pacchetti e livelli di esclusive nel mercato domestico. Img dunque si candida al ruolo di intermediario indipendente previsto dalla legge Melandri (decreto legislativo 9 del 2008, articoli 2 e 7). L'articolo 2 della "Melandri" definisce in questo modo l'"intermediario indipendente": "il soggetto che svolge attività di intermediazione nel mercato dei diritti audiovisivi sportivi e che non si trovi in una delle situazioni di controllo o collegamento ai sensi dei commi 13, 14 e 15 dell'articolo 43 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, con operatori della comunicazione, con l'organizzatore della competizione e con organizzatori degli eventi, ovvero in una situazione di controllo analogo. Ai fini della presente legge, si ha situazione di controllo analogo quando le offerte dell'intermediario indipendente sono imputabili, sulla base di univoci elementi, ad un unico centro decisionale riferibile a operatori della comunicazione".
La gara pubblica. L'articolo 7, comma 4, prevede che la Lega "al fine di perseguire il miglior risultato nella commercializzazione dei diritti audiovisivi sul mercato nazionale, può individuare, attraverso un'apposita procedura competitiva, un intermediario indipendente a cui concedere in licenza tutti i diritti audiovisivi relativi ad una competizione". La Lega non può procedere all'assegnazione di tutti i diritti audiovisivi all'intermediario indipendente prima che siano decorsi 45 giorni dalla comunicazione all'Antitrust dei risultati e dei criteri adottati nella procedura competitiva. Dovrà essere, perciò, indetta una gara pubblica alla quale "devono essere invitati a partecipare tutti gli intermediari indipendenti che ne abbiano fatto richiesta".
Infront Italy. Bisognerà ora capire come sarà accolta dai 20 presidenti dei club questa proposta, ricordando appunto che Infront Italy, advisor della Lega fino al giugno 2016, attende una risposta sull'offerta articolata su sei anni per un ammontare complessivo di minimo garantito di circa 5,5 miliardi, presentata lo scorso 7 ottobre.