Per fare chiarezza nell’affare martedì scorso è scesa in campo la Consob che, compatibilmente con i fusi orari Italia-Usa, ha convocato James Pallotta e i rappresentanti di Unicredit. L’Autorità di vigilanza ha acceso un faro sulla vicenda trattativa Unicredit-Hna per la cessione della quota di minoranza di Neep dopo l’infuocato scambio di comunicati dello scorso week-end tra i due soci che attualmente controllano la As Roma.
Al termine dell’incontro, Pallotta ha emesso un comunicato per puntalizzare lo stato dell’arte della trattativa dal punto di vista del socio di maggioranza. Dunque, Pallotta ha ammesso di essere stato messo a conoscenza del confronto Unicredit-Hna per la cessione della quota di minoranza di Neep (la società che controlla As Roma al 78%) di proprietà della banca. Il presidente giallorosso ha però escluso che ci siano state discussioni formali o trattative tra la sua As Roma Spv Llc e ogni potenziale investitore cinese per quanto riguarda “un aumento di capitale della Neep Roma Holding Spa” ovvero per la cessione di quote più ampie di Neep (e lo stesso dovrebbe essere per Unicredit). Pallotta ha invece confermato la disponibilità ad accogliere “con favore l’opportunità di impegnarci con validi partner provenienti da qualsiasi parte del mondo che ci possano aiutare nelle nostre iniziative per fare di As Roma uno dei principali club nel mondo”. Assicurando che “prima di qualsiasi accordo definitivo non ci saranno altri commenti su tali argomenti”.
Infine, un richiamo alla calma. “As Roma Spv crede fermamente nel mantenimento della riservatezza delle discussioni che riguardano potenziali partner strategici della Roma e crede nella tutela dell’integrità dei mercati sui quali è quotata AS Roma e chiede che tutti i nostri partner rispettino lo stesso standard di riservatezza e integrità”.
Pallotta avrebbe precisato di aver saputo attraverso delle conference call della trattativa, ma di attendere ancora le comunicazioni formali di Unicredit sull’eventuale proposta di acquisto di una quota di azioni tra il 20 e il 25% della Neep nel portafoglio di Unicredit, in relazione alla quale sarà chiamato a esercitare il diritto di prelazione. Pallotta in realtà preferirebbe un aumento di capitale riservato per far entrare nuovi soci. Il presidente giallorosso ritiene di aver dimostrato il suo attaccamento alla causa giallorossa anche nelle operazioni finanaziarie di questa estate con le quali ha acquisito un ulteriore 9% di Neep e si è “accollato” i crediti concessi da Unicredit per sostenere l’attività del club per 52,5 milioni (si tratta di un finanziamento di 30,9 milioni erogato da Unicredit e di un altro di 21,6 milioni di euro erogato da Roma 2000 Srl nell’ambito degli accordi inerenti la cessione del pacchetto di controllo di A.S. Roma) Resta invece aperta una linea di credito factoring legata principalmente ad anticipazioni sui diritti tv per 25 milioni di euro.
La Consob non ha chiesto invece comunicati a Unicredit riconoscendo la correttezza dell’operato della banca italiana.
A questo punto, si cercano punti di convergenze tra le tre parti in causa, Unicredit, Pallotta e Chen Feng per evitare che la “tregua” si rompa e le tensioni tra soci attuali e futuri compromettano il rilancio del club.