La commissione Ue va avanti con la procedura d'infrazione per aiuti di Stato contro la Spagna per i vantaggi indebiti procurati, attraverso varie modalità d'azione, a Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao, Osasuna, Valencia, Hércules ed Elche. Il 7 marzo scorso è stata formalizzata la chiusura delle "indagini" ed è stato assegnato un termine di un mese entro il quale i club iberici potranno far pervenire a Bruxelles le proprie osservazioni. Tre i fronti dell'accusa: il risparmio d'imposta del 5% garantito ai primi 4 club che hanno mantenuto la forma di associazioni; gli interventi finanziari a favore delle tre società valenciane; i favori urbanistici e contabili del comune della Capitale al Real.
Lo sconto fiscale del 5%. La "Ley del deporte" del 1990 ha obbligato tutte le società sportive professionistiche spagnole a diventare società sportive per azioni. Venivano esentate i club calcistici i cui bilanci si erano chiusi in attivo nei precedenti 4-5 anni, osserva la Commissione Ue. "Non veniva menzionato nessun club specifico, ma soltanto quattro di questi, Real Madrid, Athletic Bilbao, Osasuna e Barcelona hanno beneficiato di tale esenzione e non hanno dovuto diventare società sportive per azioni. Da allora, nessuna altra squadra, anche se gestita in modo economicamente redditizio, ha potuto riprendere lo status precedente". Il trattamento fiscale dei "club" – osserva ancora la Commissione Ue – differisce da quello applicabile alle società sportive per azioni. Infatti, essi possono beneficiare, in quanto enti senza scopo di lucro, dell’esenzione parziale dall’imposta sulle società prevista dalla legge spagnola con una riduzione dell’aliquota dell’imposta dovuta sul reddito commerciale al 25% rispetto all’attuale aliquota generale, che è pari al 30%. Ma sebbene a norma di legge i quattro club siano considerati enti senza scopo di lucro, essi svolgono, in quanto squadre di serie A, attività professionistiche a scopo di lucro in regime di concorrenza con altri grandi club calcistici professionistici europei. In definitiva la Commissione Ue conclude "che la Spagna ha concesso ai quattro club Real Madrid CF, Athletic Club Bilbao, Club Atlético Osasuna (Navarra) e FC Barcelona aiuti al funzionamento che non risultano giustificati ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TfUe".
L’Instituto Valenciano de Finanzas. Nel 2009, 2010 e 2013, l’Instituto Valenciano de Finanzas spagnolo ha fornito tre garanzie per prestiti bancari per un totale di 107 milioni a Fundaciόn Valencia Club de Fútbol (75 milioni), Fundaciόn Hercules de Alicante (18 milioni) e Fundaciόn Elche (14 milioni). In tutti tre i casi lo scopo del prestito era il finanziamento dell’acquisizione di quote di, rispettivamente, Valencia club de Fútbol Sociedad Anónima Deportiva, Hércules Club de Fútbol Sociedad Anónima Deportiva e Elche Club de Fútbol Sociedad Anónima Deportiva. L’Ivf è un istituto finanziario pubblico controllato dalla Generalitat Valenciana. Le garanzie hanno coperto il 100 % del capitale e degli interessi del prestito e i costi delle operazioni in cambio del pegno delle azioni delle tre società calcistiche, di proprietà delle rispettive fondazioni. La durata dei prestiti era di 5-6 anni, con periodi di grazia di 4-5 anni. Nel novembre 2010 e nel febbraio 2013 l’Ivf ha aumentato la garanzia a favore di Valencia CF, rispettivamente di 6 milioni e di 5 milioni. La Commissione "conclude che la Spagna ha concesso alle tre società sportive Valencia CF, Hercules CF e Elche CF aiuti al funzionamento che non possono essere giustificati ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE. La Commissione sospetta inoltre che le fondazioni Fundacion Valencia, Fundacion Hercules e Fundacion Elche possano avere beneficiato delle misure in oggetto, piuttosto che avere agito come meri intermediari tra lo Stato e le società beneficiarie ai fini della concessione degli aiuti".
I magici terreni di "Las Tablas". Il Real Madrid ha beneficiato di un altro aiuto di Stato, secondo Bruxelles, in quanto il comune di Madrid ha concluso con il club un accordo il 29 luglio 2011 per risolvere una questione giuridica tra le parti relativa ad uno scambio di beni immobili effettuato nel 1996 e nel 1998. Un accordo molto vantaggioso per i Blancos (di cui ci occuperemo in post domani).