In Serie A il calciomercato dell’austerity: in due stagioni 2.533 trasferimenti, ma due su tre sono “gratuiti”

Nel corso delle stagioni sportive 2011-2012 e 2012-2013 i club di Serie A hanno portato a termine 2.533 trasferimenti di giocatori, circa il 46% del totale delle cinque maggiori leghe europee (5.491). Il 51% rappresentato da prestiti, il 34% a titolo oneroso, mentre il rimanente 15% è costituito dai trasferimenti a parametro zero. Del totale prestiti, l’84% è stipulato con divisioni inferiori. Soltanto il 34% dei trasferimenti che hanno visto protagoniste squadre di Serie A negli ultimi due anni dunque sono stati a titolo oneroso. È il dato che si ricava da uno studio realizzato dall’Eca (European Club Association) sul mercato dei trasferimenti in Europa, con un focus particolare sulle 5 top leghe. Il 51% dei passaggi di maglia è rappresentato da prestiti (o comproprietà, una caratteristica soltanto italiana e pertanto non classificata nel lavoro dell’Eca), mentre il restante 15% è avvenuto a parametro zero.
Dei 2.533 trasferimenti “italiani”, il 56% è costituito da uscite verso club di altre serie in Italia o di altre leghe europee o extra-europee, il 29% da entrate da club di divisioni inferiori in Italia o di altre leghe europee o extra-europee, il 15% da passaggi fra club di Serie A. Il valore totale di questi trasferimenti è di 1.863 milioni di euro: per il 34% flussi in uscita verso club italiani non di Serie A o esteri, per il 28% flussi in entrata da altri club italiani non di Serie A o esteri, per il 38% flussi di cassa fra club di Serie A.
Il maggior numero di trasferimenti è stato perfezionato verso o da società di divisioni inferiori italiane (il 70% in entrata, l’80% in uscita). Verso le altre top leghe europee si sono registrati il 10% dei trasferimenti in entrata e il 7% in uscita. Verso le altre leghe europee il 12% in entrata e il 9% in uscita. Verso le leghe non europee l’8% in entrata e il 4% in uscita. Diversa la ripartizione dei flussi di cassa: in entrata il 61% dalle top leghe europee, il 19% dalle altre leghe europee, il 16% dalle divisioni inferiori italiane il 4% dalle leghe extra-europee; in uscita il 28% alle top leghe europee, il 25% alle divisioni inferiori italiane, il 24% alle leghe extra-europee, il 23% alle altre leghe europee.
Nei due anni vi sono stati complessivamente 745 trasferimenti in entrata e 1.409 in uscita (379 quelli fra club di Serie A). Il saldo perciò è di 664 “uscite” dalla Serie A. Il flusso netto di cassa è però negativo: sono stati spesi 106 milioni più di quelli che sono stati incassati. A fronte di un risultato positivo nei confronti delle altre top leghe europee (141 milioni in entrata), sono usciti 132 milioni verso le leghe extraeuropee e 39 milioni verso le altre leghe europee. Sono invece 76 i milioni che la Serie A ha “trasferito” nelle divisioni inferiori italiane.

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