Una parte della multa da record comminata al Manchester City per il mancato rispetto dei regolamenti sul Fair Play Finanziario potrebbe essere divisa tra le restanti diciannove società partecipanti alla Premier League, incluse le retrocesse Norwich, Fulham e Cardiff. È quanto rivelato dal Daily Telegraph, secondo cui questa ipotesi è realizzabile non solo nel campionato inglese, ma anche in altri quattro paesi.
Le sanzioni per i Citizens. Per il mancato rispetto dei regolamenti sul Fair Play Finanziario, il Manchester City dello sceicco Mansour dovrà pagare una multa di 60 milioni di euro, di cui 40 trattenuti come condizionale. Oltre alla sanzione pecuniaria, il club dovrà impegnarsi a ridurre il proprio deficit ad un massimo di 20 milioni nel prossimo esercizio e di 10 milioni per il 2015, senza poter aumentare gli ingaggi nei prossimi due anni e potendo registrare un massimo di 21 giocatori per le competizioni Uefa. Inoltre il club inglese dovrà ridurre significativamente le proprie spese sul mercato, per una cifra concordata in 60 milioni di esborso massimo.
Ridistribuzione dei 140 milioni di euro. Michel Platini, presidente dell’Uefa, insieme al segretario generale Gianni Infantino, sta pianificando con Karl-Heinz Rummenigge, presidente dell’ECA, la ridistribuzione delle ammende inflitte ai club che non hanno rispettato i parametri del Fair Play Finanziario. L’idea di Platini e Infantino è quella di dividere il tesoretto di circa 140 milioni di euro non solo tra le 237 squadre partecipanti alle competizioni europee, ma anche tra le squadre partecipanti nei campionati nazionali a cui prendono parte le società sanzionate.
Cinque nazioni coinvolte. Sarebbero dunque cinque i paesi a beneficiare delle sanzioni inflitte a Manchester City, Paris Saint-Germain, Rubin Kazan, Zeint San Pietroburgo, Anzhi, Galatasaray, Trabzonspor, Bursaspor e Levski Sofia, con circa trecento società interessate. La formula per la distribuzione della cifra verrà resa nota dalla Uefa in un secondo momento.