La Ligue 1 vende i diritti esteri a beIn Sports per un minimo garantito di 480 milioni in sei stagioni

La Ligue 1 ha prolungato l’accordo per la cessione dei diritti televisivi internazionali a beIN Sports per altre sei stagioni, dal campionato 2018/19 al 2023/24. L’accordo è stato stilato su una base minima garantita di 480 milioni di euro nel corso delle sei stagioni, dunque 80 milioni all’anno. Una cifra record per il calcio francese, con un aumento del 146% rispetto al contratto attualmente in essere prevede una cifra di 32,5 milioni all’anno fino alla stagione 2017/18, scadenza naturale dell’accordo.

Ligue 1 davanti alla Bundesliga. Con questo nuovo accordo, la Ligue 1 sorpassa la Bundesliga per introiti annuali derivanti dai diritti televisivi venduti oltreconfine. Il massimo campionato tedesco resta infatti fermo a 75 milioni di euro annui, mentre i francesi si trovano alle spalle di Serie A, Liga e Premier League. Quest’ultima, ad oggi, guadagna circa 900 milioni di euro all’anno dalla cessione dei diritti tv internazionali. Oltre al minimo garantito di 480 milioni, beIN assicurerà alla LFP il 50% dei guadagni al di sopra di questa cifra.

PSG primo per diritti tv in Francia. Considerando i soli diritti tv “casalinghi”, il Paris Saint-Germain, con 44,69 milioni di euro provenienti dai diritti televisivi nella stagione 2013/14, è la squadra francese ad aver ottenuto la porzione più grande della cifra da spartire tra i venti club partecipanti alla Ligue 1. Dietro ai parigini troviamo l’Olympique Marseille con 41,86 milioni e l’Olympyque Lyonnais con 40,99 milioni, le uniche a sforare quota 40 milioni in questa speciale classifica. Resta dietro il neopromosso Monaco (29,54 milioni), soltanto settimo dietro a Lille (36,46 milioni), Bordeaux (32,1 milioni) e St. Etienne (31,98 milioni).

  • agostino ghiglione |

    L ‘appeal non sta in una squadra ma in un torneo per cui mi sembra una ripartizione corretta per un campionato giocato da 20 squadre i cui diritti devono partire dalla equa distribuzione dei proventi.Alla luce dei dati della nota direi che la ripartizione è ancora meglio di quella della Premier League che se non ricordo male divide il 50% tra tutti i Club poi incominciano a contare i piazzamenti e dopo altri criteri.Una democrazia applicata al calcio invidiabile rispetto a quello che fa la nostra Lega di Serie A.

  • agostino ghiglione |

    L ‘appeal non sta in una squadra ma in un torneo per cui mi sembra una ripartizione corretta per un campionato giocato da 20 squadre i cui diritti devono partire dalla equa distribuzione dei proventi.Alla luce dei dati della nota direi che la ripartizione è ancora meglio di quella della Premier League che se non ricordo male divide il 50% tra tutti i Club poi incominciano a contare i piazzamenti e dopo altri criteri.Una democrazia applicata al calcio invidiabile rispetto a quello che fa la nostra Lega di Serie A.

  • Randolph Carter |

    Ripartizione terribilmente iniqua… L’appeal del PSG non è del 30% più alto del St. Etienne, ma del 300%!!!

  • Randolph Carter |

    Ripartizione terribilmente iniqua… L’appeal del PSG non è del 30% più alto del St. Etienne, ma del 300%!!!

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