Canal+, la Corte francese respinge la causa contro beIN per concorrenza sleale

La pay-tv francese Canal+ ha perso la causa intentata alla Corte Commerciale di Nanterre nella quale accusava il principale competitor beIN Sports di concorrenza sleale. La motivazione per cui Canal+ ha portato in tribunale i rivali di beIN è data dai prezzi estremamente ridotti dei loro abbonamenti, chiedendo danni per 293 milioni di euro. Motivazioni ritenute insufficienti dalla Corte, che ha respinto anche la successiva richiesta da parte di beIN di un risarcimento danni da 66 milioni di euro.
Accusa sui prezzi degli abbonamenti. Il contenzioso tra Canal+ e beIN Sports è durato per mesi, nei quali i dirigenti stessi di Canal+ non hanno perso occasione per sottolineare la situazione di “irrazionalità economica” legata ai prezzi degli abbonamenti, da loro ritenuti troppo bassi rispetto a quanto proposto sul mercato: 12 euro al mese prima che Canal+ intentasse la causa ai loro danni, mentre attualmente un abbonamento a beIN costa 13 euro al mese. Cifre che, secondo Canal+, non permettono una concorrenza ad armi pari.
La Corte dà ragione a beIN. La Corte ha però respinto la richiesta di Canal+, prendendo come esempio il caso del gruppo Vivendi, di cui fa parte la stessa pay-tv francese: “beIN Sports dispone di mezzi finanziari molto importanti, ma è lo stesso caso della compagnia Vivendi. I prezzi adottati da beIN sono adeguati ai prezzi osservati sul mercato”, ha sentenziato la Corte nell’argomentare il proprio rifiuto alle richieste di Canal+. La stessa Canal+, inoltre, viene citata per l’offerta Foot+, in abbonamento a 8 euro al mese.
Abbonati in calo per Canal+. La televisione affiliata ad Al Jazeera viene inoltre citata per aver investito meno di Canal+ nell’acquisto dei diritti televisivi, motivo per cui può permettersi una politica di prezzi più bassa rispetto a quella dei rivali. Ennesimo colpo dunque per Canal+ che, da quando beIN è entrata nel mercato delle pay-tv, ha perso circa 187 mila abbonati. Il tutto, però, senza inficiare sui diritti televisivi acquistati dal broadcaster francese: dal giugno 2012, ovvero da quando beIN si è inserita sul mercato, la percentuale dei diritti a disposizione di Canal+ per Ligue 1, Champions League, Top 14 di rugby e Premier League non ha subito cambiamenti.

Canal+, la Corte francese respinge la causa contro beIN per concorrenza sleale

La pay-tv francese Canal+ ha perso la causa intentata alla Corte Commerciale di Nanterre nella quale accusava il principale competitor beIN Sports di concorrenza sleale. La motivazione per cui Canal+ ha portato in tribunale i rivali di beIN è data dai prezzi estremamente ridotti dei loro abbonamenti, chiedendo danni per 293 milioni di euro. Motivazioni ritenute insufficienti dalla Corte, che ha respinto anche la successiva richiesta da parte di beIN di un risarcimento danni da 66 milioni di euro.
Accusa sui prezzi degli abbonamenti. Il contenzioso tra Canal+ e beIN Sports è durato per mesi, nei quali i dirigenti stessi di Canal+ non hanno perso occasione per sottolineare la situazione di “irrazionalità economica” legata ai prezzi degli abbonamenti, da loro ritenuti troppo bassi rispetto a quanto proposto sul mercato: 12 euro al mese prima che Canal+ intentasse la causa ai loro danni, mentre attualmente un abbonamento a beIN costa 13 euro al mese. Cifre che, secondo Canal+, non permettono una concorrenza ad armi pari.
La Corte dà ragione a beIN. La Corte ha però respinto la richiesta di Canal+, prendendo come esempio il caso del gruppo Vivendi, di cui fa parte la stessa pay-tv francese: “beIN Sports dispone di mezzi finanziari molto importanti, ma è lo stesso caso della compagnia Vivendi. I prezzi adottati da beIN sono adeguati ai prezzi osservati sul mercato”, ha sentenziato la Corte nell’argomentare il proprio rifiuto alle richieste di Canal+. La stessa Canal+, inoltre, viene citata per l’offerta Foot+, in abbonamento a 8 euro al mese.
Abbonati in calo per Canal+. La televisione affiliata ad Al Jazeera viene inoltre citata per aver investito meno di Canal+ nell’acquisto dei diritti televisivi, motivo per cui può permettersi una politica di prezzi più bassa rispetto a quella dei rivali. Ennesimo colpo dunque per Canal+ che, da quando beIN è entrata nel mercato delle pay-tv, ha perso circa 187 mila abbonati. Il tutto, però, senza inficiare sui diritti televisivi acquistati dal broadcaster francese: dal giugno 2012, ovvero da quando beIN si è inserita sul mercato, la percentuale dei diritti a disposizione di Canal+ per Ligue 1, Champions League, Top 14 di rugby e Premier League non ha subito cambiamenti.