Covisoc, arrivano i verdetti: niente iscrizione per Siena e Padova, ipotesi Serie B a ventuno squadre

L’ultimo giorno utile per presentare le domande di iscrizione ai campionati professionistici della prossima stagione calcistica si chiude con due verdetti definitivi: Siena e Padova non prenderanno parte rispettivamente ai prossimi campionati di Serie B e Lega Pro, non avendo presentato in tempo utile la documentazione alla Covisoc, ad integrazione alle domande di iscrizione. Per i due club adesso il futuro sarà la ripartenza dai dilettanti, anche se per i veneti non è da escludere il proseguimento dell’attività sportiva solo per quel che riguarda il settore giovanile, come confermato dal presidente Penocchio.

Siena, futuro tra Serie D ed Eccellenza. L’annuncio della mancata iscrizione del Siena al prossimo campionato di Serie B arriva dalla stessa società bianconera, tramite una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale: “Nonostante i molteplici, assidui tentativi svolti al fine di procurare l’iscrizione della squadra alla nuova stagione calcistica, non è stato possibile conseguire detto obiettivo, sebbene molteplici siano stati gli sforzi profusi e le aspettative riposte nelle plurime trattative intercorse con i soggetti dichiaratisi potenzialmente interessati al subentro nell’assetto proprietario della Società, di cui hanno dato ampia notizia anche gli organi di informazione. Conseguentemente, si procederà nell’immediatezza alla convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci di Ac Siena spa per l’assunzione delle conseguenti delibere, volte a dare corso alle iniziative di legge a tutela del ceto creditorio”. La ripartenza per il Siena potrebbe avvenire dalla Serie D, qualora dovesse essere fatta richiesta, altrimenti dal campionato di Eccellenza regionale.

Le vicissitudini in casa Padova. Per la prima volta in 104 anni di storia, al Padova tocca l’onta del fallimento. La domanda d’iscrizione, presentata alla Covisoc lo scorso 11 luglio, non è stata integrata dai documenti riguardanti la fideiussione e gli stipendi arretrati di marzo e aprile. Nelle scorse settimane si era sperato in un intervento di Marcello Cestaro, ex presidente e proprietario del club veneto prima della cessione a Diego Penocchio, ma le inchieste della Guardia di Finanza riguardo al passaggio di proprietà hanno portato ad un dietrofront da parte dell’ex patron del Padova. Anche l’interessamento di una cordata guidata da Guerino Polito era naufragato a causa delle vicissitudini legali che vedono coinvolto il club. Per il Padova, il futuro, potrebbe proseguire soltanto a livello giovanile, come confermato dal presidente Diego Penocchio in un comunicato: “Ciò nondimeno la società Calcio Padova, consapevole del suo nome glorioso, per salvaguardare il patrimonio del settore giovanile provvederà a far sì che tale patrimonio non vada disperso e pertanto, almeno per il momento, proseguirà l’attività sportiva concentrandosi sul settore giovanile”.

Le altre: salve Brescia e Varese. La Serie B, perso il Siena, ritrova in extremis Brescia e Varese. Per le due lombarde, fino agli scorsi giorni, si è temuta una fine al pari dei bianconeri toscani, ma le pratiche per completare la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato sono state presentate in tempo utile. Per il Brescia l’ottimismo si avvertiva già da alcuni giorni, quando dal vertice nella sede di Ubi Banca sono giunte le garanzie per il pagamento degli stipendi arretrati e per la fideiussione. Salvataggio sul gong anche per il Varese, che però ripartirà con una penalizzazione di tre punti in classifica. In Lega Pro, arriva un sospiro di sollievo anche per la Reggina (che con ogni probabilità dovrà scontare una penalizzazione) e per il Grosseto, che ha ottenuto la fideiussione da 600 mila euro. Documentazione e fideiussione presentate anche da Mantova, Melfi (che aspetta l’ok definitivo per lo stadio), Pavia (garanzia fideiussoria arrivata attraverso i nuovi investitori cinesi), Pro Patria, Savoia e Viareggio.

Serie B, si va per il campionato a 21 squadre. Con l’esclusione del Siena dal prossimo campionato di Serie B, la prossima stagione si aprirà con 21 squadre partecipanti nel campionato cadetto. La decisione viene dall’assemblea dello scorso febbraio, che aveva optato a larga maggioranza per il blocco dei ripescaggi per il terzo anno consecutivo, fino a un limite massimo di 20 squadre, nell’ottica di un ridimensionamento del numero delle partecipanti al campionato di Serie B auspicato in tempi recenti dal presidente Andrea Abodi. Lo stesso Abodi, non meno di un mese fa, ha frenato le voci su un possibile ripescaggio del Novara, retrocesso nel play-out contro il Varese.

  • agostino ghiglione |

    Penso che SKY non possa far valere i suoi diritti.Al massimo può chiedere una riduzione per il minor numero di partite.E poi che la B dovesse tornare a 20 squadre lo si sa da quando Carraro fece il madornale errore per la partita Catania-Perugia.Che comportò una serie B a 24 squadre poi ridotte a 22 ed ora a 21;per arrivare a 20!
    La stessa cosa vale per la Serie A che dovrebbe passare a 18 squadre anche se i bandi attuali hanno configurato campionati a 20 squadre sino al 2018.

  • agostino ghiglione |

    Penso che SKY non possa far valere i suoi diritti.Al massimo può chiedere una riduzione per il minor numero di partite.E poi che la B dovesse tornare a 20 squadre lo si sa da quando Carraro fece il madornale errore per la partita Catania-Perugia.Che comportò una serie B a 24 squadre poi ridotte a 22 ed ora a 21;per arrivare a 20!
    La stessa cosa vale per la Serie A che dovrebbe passare a 18 squadre anche se i bandi attuali hanno configurato campionati a 20 squadre sino al 2018.

  • agostino ghiglione |

    Penso che SKY non possa far valere i suoi diritti.Al massimo può chiedere una riduzione per il minor numero di partite.E poi che la B dovesse tornare a 20 squadre lo si sa da quando Carraro fece il madornale errore per la partita Catania-Perugia.Che comportò una serie B a 24 squadre poi ridotte a 22 ed ora a 21;per arrivare a 20!
    La stessa cosa vale per la Serie A che dovrebbe passare a 18 squadre anche se i bandi attuali hanno configurato campionati a 20 squadre sino al 2018.

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