“La Juventus per fatturato è fra le prime 10 società calcistiche al mondo e il ranking Uefa è migliorato. Lavoriamo per arrivare al quinto posto nei prossimi tre-cinque anni, ma i nostri principali competitor Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester United, Barcellona, ci hanno distanziato nettamente. Nessuna società italiana è stata in grado di crescere al loro ritmo, segno di un evidente limite strutturale che affligge il nostro calcio. Senza i diritti tv il calcio italiano sarebbe moribondo. I ricavi da stadio sono appena 200 milioni l’anno e un quinto viene solo dalla Juventus. Bisogna investire, gli stadi hanno un’età media di 64 anni». Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, non ha usato giri di parole davanti all’assemblea degli azionisti che ieri ha approvato il bilancio al 30 giugno 2014.
I conti del 2014. Nell’esercizio 2013/2014 la Juventus ha prodotto ricavi per 315,8 milioni di euro (anche grazie a 35,3 milioni di plusvalenze da calciomercato) ed tornata dopo 4 anni all’utile operativo prima delle tasse di 0,1 milioni, con “un turnaround che in pochi ritenevano possibile” e un rosso di 6,67 milioni di euro, “colpa dell’Irap” (7,2 milioni). La Borsa ha premiato ieri il club e soprattutto il prolungamento al 2019 del contratto con Paul Pogba (4 milioni a stagione più i premi e senza clausola rescissoria) facendo segnare un rialzo del 2%.
In quattro anni rosso di 167 milioni. Agnelli ha sottolineato come il bilancio 2014 concluda un periodo di quattro anni cominciato con una perdita di 95,4 milioni. In questi quattro anno il rosso è pregressivamente calato (dal -95,4 milioni del 2011 si è passati al -48 del 2012, al -16 del 2013 e al -6,7 del 2014, per un deficit comlpessivo di quasi 167 milioni). Anche se l’esercizio 2015 sarà probabilmente ancora in rosso ha escluso un aumento di capitale. “Il rapporto con Exor è perfetto, ci dà pieno sostegno”, ha spiegato. Sono in aumento i debiti finanziari (saliti a 206 milioni) ma l’ad Mazzia ha assiocurato che da subito si punterà a “generare cassa e ridurre l’indebitamento”.
Soci bianconeri: Lindsell Train e Merrill Lynch. Tra gli azionisti del club bianconero dietro Exor (63,8%) si conferma la presenza di Merrill Lynch (Bank of America), la banca d’investimenti con sede a New York, entrata nell’azionariato con l’aumento di capitale del 2011 e scesa ora dal 5,65 al 5,57%, e Lindsell Train con il 5%. Lindsell Train, fondo con base a Londra specializzato in investimenti in aziende (equity), soprattutto tra Gran Bretagna e Giappone, ha raddoppiato la propria partecipazione con “prospettive di investimento a lungo termine”, come ha ribadito l’ad Mazzia. “Abbiamo avuto gli ultimi contatti con loro l’anno scorso. Il loro investimento è del 2011 e le loro prospettive sono di lungo termine. Avevano detto che avrebbero continuato a investire su di noi, in effetti recentemente hanno raddoppiato la loro quota. di fatto hanno condiviso la nostra gestione, portata avanti negli ultimi anni”.