Effetto Euro 2016 sugli stadi francesi: in aumento l’affluenza di pubblico nella Ligue 1

La Francia sta iniziando a vedere i primi effetti dell’influenza di Euro 2016 sui suoi impianti calcistici e, di conseguenza, sull’affluenza negli stadi. Le prime giornate di campionato segnano un importante trend positivo per il calcio transalpino, con record di presenze superati e medie di biglietti venduti al rialzo nelle principali piazze della Ligue 1. A due anni dalla manifestazione calcistica continentale, i segnali sono di totale ottimismo per la Francia, che sta già raccogliendo i frutti degli investimenti fatti finora.

Sui dieci stadi prescelti per ospitare la manifestazione, quattro sono stati costruiti ex novo e il Velodrome di Marsiglia ha subìto un pesante restyling, che ha portato la capienza massima dell’impianto a 70.000 posti a sedere. Una nuova era per il calcio francese, che si è dotata di strutture all’avanguardia nonostante un precedente non proprio remoto, quello del Mondiale del 1998. Alcuni degli impianti dell’epoca saranno infatti riproposti per l’Europeo (lo stadio di Saint-Denis, il Wembley del calcio d’oltralpe), mentre altri sono stati accantonati per dare spazio a nuovi progetti. È il caso dello Stade de Gerland di Lione, totalmente restaurato in occasione del Mondiale di 16 anni fa e “sostituito” dallo Stade des Lumieres, che nel 2015 diventerà la casa dell’Olympique Lyonnaise.

Intanto c’è chi già ha preso possesso delle nuove case (solo Lione e Bordeaux aspettano di poter inaugurare i nuovi impianti) e i risultati ottenuti in termini di presenze allo stadio, in questo primo scorcio di stagione, sono più che positivi. L’Olympique Marsiglia può usufruire da quest’anno del nuovo Velodrome senza alcuna limitazione sui posti a sedere e, complice una partenza ottima in campionato da parte della squadra guidata da Marcelo Bielsa, guida le squadre della Ligue 1 in questo 2014 da record. Oltre 250 mila spettatori in cinque partite casalinghe, per una media di quasi 51 mila spettatori a partita. Dietro ai marsigliesi, troviamo il Paris Saint-Germain, che porta in media 45 mila spettatori a partita al Parc des Princes. Gradino più basso del podio per un altro stadio costruito ad hoc per l’Europeo 2016, il Pierre-Mauroy di Lilla: 33 mila spettatori di media a partita, soglia dei 200 mila spettatori totali già superata e cifre in linea con l’anno precedente, sebbene di poco più basse (nello stesso periodo della stagione la media era di circa 35 mila spettatori, salita fino a 38 mila al termine del campionato). Va controcorrente il Nizza che lo scorso anno, complice l’inaugurazione dell’Allianz Riviera, ha sfiorato i 23 mila spettatori di media a partita, mentre in queste prime partite stagionali fatica a raggiungere i 20 mila.

Questi dati però circoscrivono il boom francese soltanto agli impianti di nuova generazione. In realtà è l’intero movimento calcistico d’oltralpe ad aver fatto passi da gigante. Nella decima giornata di campionato la Ligue 1 ha superato per la prima volta dal 1998 il muro dei 300 mila spettatori e la media complessiva è superiore rispetto a quella della passata stagione di circa duemila unità. Solo il Monaco, che continua a non riscuotere consensi, resta sotto la soglia dei diecimila spettatori in media a partita. Chiamiamolo pure effetto Euro 2016, ma il vero boom lo si vedrà con ogni probabilità a partire dalla prossima stagione con i nuovi stadi di Lione e Bordeaux.

  • Michele Orlando |

    Questi nuovi stadi sono di proprietà delle società di calcio? Perché questo è fondamentale per l’incremento del fatturato delle società stesse. Il movimento calcistico tedesco ha capitalizzato al massimo i mondiali del 2006, in termini economici. Vedremo se anche la Francia sarà in grado di fare altrettanto. In caso di risposta affermativa, il calcio francese ha già inserito la marcia per il sorpasso, ahimè, sul calcio italiano.

  • Michele Orlando |

    Questi nuovi stadi sono di proprietà delle società di calcio? Perché questo è fondamentale per l’incremento del fatturato delle società stesse. Il movimento calcistico tedesco ha capitalizzato al massimo i mondiali del 2006, in termini economici. Vedremo se anche la Francia sarà in grado di fare altrettanto. In caso di risposta affermativa, il calcio francese ha già inserito la marcia per il sorpasso, ahimè, sul calcio italiano.

  • Michele Orlando |

    Questi nuovi stadi sono di proprietà delle società di calcio? Perché questo è fondamentale per l’incremento del fatturato delle società stesse. Il movimento calcistico tedesco ha capitalizzato al massimo i mondiali del 2006, in termini economici. Vedremo se anche la Francia sarà in grado di fare altrettanto. In caso di risposta affermativa, il calcio francese ha già inserito la marcia per il sorpasso, ahimè, sul calcio italiano.

  Post Precedente
Post Successivo