Tra retrocessione e caso Dybala il Palermo chiude il 2014 in rosso di 27,7 milioni

La retrocessione in serie B, come prevedibile, segna negativamente il bilancio del Palermo, che chiude l’esercizio 2014 con una perdita di 27,7 milioni di euro, coperti parzialmente con la riduzione del capitale sociale a 13,5 milioni e utilizzando 25,15 milioni di riserve. Il fatturato del club rosanero diminuisce di circa 15 milioni rispetto all’esercizio precedente, passando da 67 a 52 milioni di euro, mentre i costi della produzione diminuiscono da 91,3 a 80,5 milioni, grazie allo sfoltimento della rosa e al programma di riduzione degli stipendi attuato già a partire dallo scorso mercato, con la dismissionee dei contratti più onerosi.

Fatturato in calo, plusvalenze in aumento. Il valore della produzione del Palermo si attesta a poco meno di 52 milioni di euro, un dato nel quale pesano i minori ricavi dai diritti televisivi rispetto alle precedenti stagioni disputate in massima serie. Il Palermo passa infatti dai 33,5 milioni ottenuti nel 2013 alla voce diritti multimediali ai 432.185 del giugno 2014. Perdite importanti anche dal botteghino, dove complice il calo degli abbonamenti i ricavi hanno subito un dimezzamento da 4 a 2 milioni di euro. I ricavi commerciali ammontano a 7,6 milioni di euro (1,6 milioni in più rispetto al 2013), ma mancano i ricavi legati alla sponsorizzazione con Puma, in quanto non sono stati erogati contributi economici a causa della retrocessione, secondo quanto previsto dal contratto. Il Palermo ha usufruito però del contributo da 15 milioni di euro riconosciutogli dalla Lega Calcio per la retrocessione in serie B, coprendo con questi parte delle perdite. Le plusvalenze, infine, risultano iscritte a bilancio per 16,4 milioni, quasi metà dei quali da attribuire alla cessione di Josip Ilicic alla Fiorentina (8,04 milioni di plusvalenza).

Riduzione dei costi e abbassamento del tetto ingaggi. L’abbassamento del tetto ingaggi operato a partire dalla stagione scorsa ha i suoi effetti sul totale dei costi della produzione, diminuiti a 80,5 milioni. Il monte stipendi scende di circa 4 milioni, passando dai 36,7 milioni dell’ultimo anno in serie A ai 32,6 milioni dell’anno in cadetteria. Il calo più importante è quello alla voce servizi, che diminuiscono di 5,3 milioni passando da 11,6 a 6,3 milioni. Più precisamente, le spese amministrative, pubblicitarie e generali diminuiscono da 7,1 a 3,3 milioni e i costi per attività sportiva passano dai 2,7 milioni del 2013 a 1,4 milioni. A queste due voci vanno aggiunti i circa 1,5 milioni di costi per tesserati, biglietteria, costi tecnici, di vitto e alloggio e costi assicurativi e previdenziali. Gli ammortamenti dei cartellini sono leggermente scesi da 25 a 24 milioni.

Superata la soglia dei 100 milioni di debiti. Il totale debiti del Palermo aumenta dagli 81,9 milioni del 2013 ai 100,1 milioni del 2014 (a fronte di circa 41 milioni di crediti). In particolare, i debiti verso banche ed altri finanziatori passano da 11 a 26,2 milioni. In aumento inoltre i debiti verso fornitori (26,1 milioni, +5,95 milioni dal 2013), verso soci (3,5 milioni, +0,5 milioni), debiti tributari (5 milioni, +1,85 milioni) e altri debiti (6,7 milioni, +2,7 milioni). I debiti per compartecipazioni ammontano a 8,1 milioni di euro e sono dovuti all’acquisto del 50% dei cartellini di Belotti, Della Rocca e Lanini, oltre alla cessione di Nicolas Viola alla Ternana dopo l’acquisto della metà di proprietà della Reggina. In calo, infine, i debiti verso le altre società (debiti verso Enti-Settore specifico): il Palermo deve 17,7 milioni alle società calcistiche italiane e 6,4 milioni verso le società straniere, per un totale di 24,1 milioni di euro, 10,8 in meno rispetto all’esercizio precedente.

Caso Dybala: Palermo costretto a pagare. Come già riportato nel bilancio chiuso al giugno 2013, la società Pencilhill Limited ha promosso un contenzioso per il mancato riconoscimento dei diritti sul trasferimento di Paulo Dybala dall’Instituto de Cordoba, club di provenienza dell’attuale numero nove del Palermo. Il Tas si è pronunciato a tal proposito con una sentenza a sfavore del Palermo, che ha iscritto nel bilancio l’importo richiesto dalla Pencilhill. L’incremento di valore per Dybala ammonta a 6,72 milioni ma il club rosanero, ritenendo che il contratto di trasferimento sia stato regolarmente concluso, ha deciso di portare la controversia davanti alla Corte federale svizzera.

Centro sportivo, a gennaio il via libera. L’iter autorizzativo per la costruzione del centro sportivo, il cui progetto è stato presentato in Comune il 12 luglio 2013, dovrebbe ultimarsi entro gennaio 2015. Nel primo trimestre 2015 dovrebbero dunque essere avviati i lavori di costruzione dell’impianto (sei campi da gioco, di cui uno con tribuna da mille posti, oltre ad uno spazio commerciale, aree per media e ospiti e servizi di ristorazione) che potrà portare alla società benefici economici derivanti dalla riduzione dei costi per l’affitto dei campi da gioco, trasporti e pernottamenti in strutture esterne, oltre che nuovi ricavi generati dal punto vendita che sarà situato all’interno del centro sportivo stesso.