“E’ stata adottata una delibera che conferma la disponibilità della Lega ad aiutare il Parma a proseguire il campionato”. Era questo l’annuncio che la Serie A attendeva per non vedere completamente falsato il campionato. La squadra ducale dunque scenderà in campo per il prossimo impegno. Ma la questione è tutt’altro che risolta. Per il supporto economico stanziato, ci sono delle condizioni. Prima si esprimerà il curatore fallimentare del Parma, ha spiegato il presidente Beretta, e nel caso “ci siano estremi per proseguire nell’esercizio, i club presteranno delle risorse limitate, ma preferiamo non esprimerci sulla cifra. Abbiamo dato mandato al presidente, Tavecchio sa che ha un tetto massimo d’intervento. Un’ipotesi è usufruire del fondo multe, che può essere utilizzato per scopi solidaristici”.
Il presidente Beretta ha respinto le accuse di aver convocato tardivamente l’assemblea: “I club si sono riuniti prima delle condizioni necessarie”. Poi il presidente ha spiegato i risultati delle due diverse votazioni avvenute in sede di assemblea riguardo la volontà di aiutare il Parma: “Ci sono due aspetti. Uno di principio, votato con una larghissima maggioranza, cioè dare disponibilità a prendere in considerazione le proposte del curatore fallimentare. La seconda era di dare una cifra di riferimento”. Oltretutto, secondo Beretta, le verifiche eseguite dalla Lega Serie A sono state corrette: “Il modello di controllo per quanto riguarda la competenza della Lega ha funzionato e continua a funzionare. Le posizioni del Parma in Lega, infatti, sono coperte”.
A chiedere più chiarezza sul perchè di un default così clamoroso in piena stagione e ad attendere le valutazioni del curatore fallimentare prima di stanziare una certa cifra sono stati in particolare Juventus, Napoli, Roma, Sassuolo e Cesena. Si parla infatti di una cifra di 5 milioni, ma potrebbe servire in realtà per concluere il torneo anche il doppio.
In vista dell’udienza prefallimentare del 19 marzo, relativa alle vicende legate al Parma Calcio, la Guardia di Finanza, per ordine della Procura della Repubblica, ieri ha sequestrato documenti relativi al caso nella sede del club emiliano e nella Lega calcio di Serie A a Milano, e presso la sede della Covisoc a Roma.