I club della Premier League hanno generato il primo utile negli ultimi quindici anni al termine dell’esercizio 2013/14, come confermato da Deloitte. Grazie all’ultimo accordo sulla cessione dei diritti televisivi, infatti, i club della massima serie inglese hanno aumentato i ricavi in maniera maggiore rispetto all’aumento dei costi. L’utile prima delle tasse dei venti club partecipanti alla Premier League nella passata stagione è di 260,2 milioni di euro, quasi il quadruplo rispetto a quanto registrato al termine della stagione 1997/98. I club della Premier League hanno generato inoltre un risultato operativo pari a 849,2 milioni di euro. Nell’esercizio precedente, il bilancio si è chiuso con una perdita di 432,8 milioni di euro. Nonostante i nuovi ricavi extra, i club hanno dimostrato di saper moderare le spese salariali, che sono aumentate solo del 6% e sono pari a 2,6 miliardi. Negli anni precedenti, con l’entrata in vigore dei nuovi accordi televisivi, il segno più nei ricavi era stato assorbito dai costi salariali, problema non riscontrato in questa ultima analisi. A partire dalla stagione 2016/17, ovvero quella in cui entrerà in vigore il nuovo accordo per la ripartizione dei diritti televisivi (5,14 miliardi di sterline, poco più di 7 miliardi di euro), i club della Premier League distribuiranno una cifra pari a un miliardo di sterline, ovvero 1,36 miliardi di euro, alle altre squadre partecipanti ai campionati professionistici inglesi. Si tratta di una quota che verrà detratta dal nuovo accordo triennale per la cessione dei diritti televisivi e che verrà distribuita in fondi di solidarietà per i club minori, per le strutture di base e per il supporto di iniziative solidali. I club della Premier League hanno votato a favore nonostante la certezza di non avere più alle spalle il title sponsor Barclays, che non rinnoverà l’accordo da 164 milioni di euro.
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