Ricavi da stadio, Italia in leggera crescita: 221 milioni nel 2013/14, ma le big europee restano avanti

Nell’Italia degli stadi vecchi e sempre meno pieni, i numeri legati alla presenza degli spettatori negli impianti calcistici hanno registrato un leggero aumento al termine della stagione 2013/14. È quanto rilevato dalla quinta edizione di “ReportCalcio”, l’annuale rapporto sullo stato di salute del calcio italiano presentato dalla Figc. Sono infatti 13,1 milioni gli spettatori ad aver assistito dal vivo alle partite della scorsa stagione nei campionati di Serie A, Serie B e Lega Pro (entrambe le divisioni). Un balzo in avanti che viene rispecchiato anche nei ricavi dal botteghino, unica voce in aumento nel bilancio 2014 dell’azienda calcio: 221 milioni di ricavi, con un aumento dello 0,2% rispetto al 2013, e un trend positivo che prosegue dopo il crollo del 2011.

A fare da contraltare a questo dato, l’unico positivo nel 2014 per il calcio italiano, c’è lo stato attuale degli impianti di gioco. Una situazione critica legata principalmente alle condizioni delle strutture: l’età media degli stadi della massima serie raggiunge i 62 anni, e se si prendono in considerazione anche gli stadi di Serie B e Lega Pro la situazione migliora solo leggermente. In termini di affluenza negli stadi, inoltre, nonostante il dato in leggero miglioramento, l’Italia resta dietro alle big europee. Con 23.011 spettatori presenti in media ad ogni partita, la Serie A è il quarto campionato in Europa per affluenza, dietro a Bundesliga (43.499), Premier League (36.670) e Liga (26.995).

Il botteghino rappresenta soltanto il 10% dell’intero monte ricavi per la Serie A. Una percentuale minima, tra le più basse in Europa: solo in Francia i ricavi da stadio hanno un’incidenza così bassa, rappresentando l’11% dell’intero fatturato. Negli altri tre principali campionati del vecchio continente, invece, si passa dal 21% di incidenza della Premier League al 23% di Bundesliga e Liga. Tornando in Italia, infine, soltanto la Serie A riesce a raggiungere un tasso di riempimento degli impianti superiori al 50%.